6:05 am, 25 Settembre 14 calendario

Sosta Atm lascia le coop e sposa i parcometri

Di: Redazione Metronews
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Basta cooperative. Largo ai parcometri. È la scelta di Atm per il pagamento della sosta, tanto che l’azienda tra luglio e settembre ha posizionato 300 nuovi parcometri in città. Costo dell’operazione: 1,7 milioni. Le colonnine sono state disseminate nella fascia a est della Cerchia filoviaria, andando ad aggiungersi alle 500 già esistenti che coprivano Area C, gli ospedali e le principali vie commerciali come Buenos Aires e Vercelli. Nei piani di Atm, la parte Ovest della città e il completamento della Cerchia filoviaria avverrà da gennaio 2015 (altri 300 parcometri), mentre per la copertura totale della città si dovrà attendere l’inizio 2016.
Si chiude così l’epoca delle cooperative, un sodalizio (molto litigioso negli ultimi anni, con ricorsi al Tar e accuse reciproche) che tra il 2000 e il 2014 è costato all’azienda di Foro Bonaparte oltre 54 milioni di euro (circa 4,5 milioni l’anno). Soldi trattenuti dalle coop sulla vendita dei tagliandi del SostaMilano (l’aggio era del 30%). Cifra cui deve aggiungersi quella derivante da “situazioni ed episodi caratterizzati da comportamenti non corretti da parte del personale impiegato dal Consorzio”, come spiega una nota Atm. Contestualmente, la società guidata Bruno Rota ha aperto il bando per l’assunzione di 35 ausiliari per il controllo della sosta che dovranno anche vendere i gratta e sosta nelle zone temporaneamente sprovviste di parcometri e ormai orfane delle cooperative.
Presentando il piano, Rota ha dato anche alcuni numeri: sui 16,3 milioni ricavati dalla sosta nel 2013, da Area C ne sono arrivati 5,7, il 35% del totale, un crollo rispetto agli 11 milioni raccolti nel 2009 nella cerchia dei Bastioni (per un incasso totale di 19,4 milioni). «Il calo», ha spiegato Rota, «è dovuto alle scelte di mobilità della giunta Pisapia, che ha portato a una drastica riduzione del numero di macchine in centro. E meno auto, significa meno sosta e quindi meno soldi».
Ma Rota è stato altrettanto chiaro quando ha ammonito: «Per noi ora la gestione della sosta non è un’area di profitto, ma con questi investimenti pensiamo che in un paio di anni andremo in pareggio, raggiunto il quale, non vorremmo che qualcuno ce la porti via, visto che i parcometri – come i nuovi bus – li abbiamo pagati noi…».

25 Settembre 2014
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