6:03 am, 16 Settembre 14 calendario

Rodriguez presenta Sin City 2

Di: Redazione Metronews
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Per il regista Robert Rodriguez: «È un sogno che ritorna». Per il fumettista Frank Miller: «Una danza con personaggi che escono dal mio cervello, ma che prima vi sono entrati dal mondo di fuori, per cui anche la loro violenza, di cui mi accusano, viene da lì». Dichiarazioni rilasciate dai due ieri a Roma per presentare il secondo “Sin City” in 3D, “Una donna per cui uccidere”, nei nostri cinema dal 2 ottobre.
Si tratta di un nuovo adattamento della storia?
Frank Miller: Ho sempre continuato a scrivere storie che non sarebbero state adattabili, ma con Robert ho cambiato idea. Sono arrivato alla conclusione che siamo due fratelli  separati alla nascita.
Robert Rodriguez: Non lo considero un adattamento, perché siamo rimasti del tutto fedeli alla storia. Il mondo dei fumetti di Frank è  completo e l’unica modo per non tradirlo era non adattarlo.
Che è l’opposto di ciò che si fa oggi a Hollywood…
F.M.: Infatti Hollywood è un tritacarne, un luogo in cui troppe persone dicono la loro: se una storia vi entra dentro ne esce del tutto snaturata.
R.R.: Io sono del tutto fuori dall’etichettabilità hollywoodiana.
Anche la scelta del 3D è dettata da ragioni non solo commerciali?
R.R.: Sì. Qui il 3D aiuta a concentrare l’attenzione su elementi essenziali delle storie di Miller, non è un 3D che ti travolge di cose. F.M.: Diciamo che nel 2004, al tempo del primo film, chiedevo a Robert come avremmo fatto a rendere questa cosa o quell’altra, stavolta mi sono limitato a chiedere come l’avremmo fatta, non è una differenza da poco.
Ma lei Miller oggi riesce a pensare a una “Sin City” che rivive solo sulla carta?
F.M.: Devo ammettere che  oggi sedermi al tavolo senza pensare a Mickey Rourke mi viene difficile. Non so rispondere… Solo il tempo mi darà la risposta.
Silvia di Paola

16 Settembre 2014
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