Expo sull albero della vita Cantone bacchetta la Bracco
Giornata di fuoco ieri in via Rovello, dove il commissario anticorruzione Cantone ha incontrato i vertici di Expo e del Padiglione Italia (Diana Bracco). Tema: il contestato Albero della vita. Sull’opera (35 metri d’altezza, 8 milioni il costo, lavori non ancora appaltati che sarebbero dovuti partire ad agosto per terminare per l’apertura, una criticatissima sponsorizzazione da due milioni promessa da Coldiretti al curatore Marco Balich) Cantone ha dichiarato: «Abbiamo fatto dei passi avanti enormi, che però devono concretizzarsi in atti. A oggi non c’è una proposta di bando, non si capisce quanti soldi verranno effettivamente da sponsorizzazioni, quanti a carico della struttura pubblica. Nei prossimi giorni la responsabile del Padiglione ci darà un quadro complessivo per iscritto, in cui saranno affrontati tutti gli aspetti in modo chiaro, sia sugli appalti che devono essere posti in essere, sia sul ruolo della direzione artistica, sia su come svolgere gli appalti. Una relazione a 360° che fino ad oggi non c’era ancora». I responsabili, ha aggiunto «sostengono che tecnicamente sono in grado sui tempi di farlo».
I “passi avanti” li ha spiegati poco dopo la stessa Bracco, per la quale il Sistema industriale bresciano intende farsi carico della progettazione esecutiva, della costruzione dell’opera e della direzione dei lavori. Su Balich, Bracco è stata chiara: “La società BWS di Balich per concept, progettazione architettonica e artistica dell’Albero, nonché per la Direzione Artistica degli Eventi sarà remunerata da Coldiretti (i 2 milioni, ndr) senza aggravi finanziari per Expo. Balich, è e continuerà a essere anche consulente artistico del Padiglione Italia”.
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