10:04 pm, 9 Settembre 14 calendario

Omicidio Fanella Commando preso

Di: Redazione Metronews
condividi

«Abbiamo messo un punto sull’omicidio di Silvio Fanella». È soddisfatto il capo della squadra mobile Renato Cortese per il fermo di Giusepe Larosa ed Egidio Giuliani, 53 e 59 anni. Assieme a Giovanbattista Ceniti i due avevano formato il commando che lo scorso 3 luglio uccise Silvio Fanella, considerato il cassiere di Gennaro Mokbel, al centro della maxifrode Telecom Sparkle.
Lex terrosrista neroUn punto che però non segna la parola fine sulla morte di Fanella. Gli investigatori sono certi che ci sia un mandante dietro il delitto, e due basisti che hanno aiutato il terzetto. E fa riflettere la caratura di uno dei due fermati: Egidio Giuliani, ex Nar e compagno di cella del terrorista nero Pierluigi Concutelli, ha attraversato diverse inchieste che lo hanno visto condannato o indagato negli anni 80, e fino ai primi anni 90. Considerato dai giudici un armiere della Banda della Magliana e dei Nar, fu coinvolto nel processo sulla strage di Bologna. Con Larosa e Giovanbattista Ceniti, Giuliani lavorava a Novara (città in cui viveva) in una coop per il reinserimento dei detenuti.  E con Ceniti il 26 giugno era arrivato a Roma, raggiunto poi da Larosa. Ceniti, 29 anni, e un passato nella destra radicale, fu trovato in fin di vita dalla polizia proprio sotto l’abitazione alla Camilluccia dova Fanella scontava i domiciliari. Al “cassiere” andò peggio: fu ucciso accidentalmente per aver reagito al commando, che avrebbe voluto sequestrare l’uomo di fiducia di Mokbel. Per gli investigatori i tre volevano farsi dire dove era nascosto il tesoro non ancora recuperato della maxitruffa. Tesoro poi ritrovato dai carabinieri in un casale  nel frusinate: decine di milioni in denaro e diamanti, ritrovati a colpo sicuro dai militari, ma non da chi dava la caccia da mesi a quella fortuna.
Il precedenteFanella infatti, nel 2012, fu vittima di un altro sequestro, fallito per un soffio, organizzato da un commando proveniente dalla malavita lucana. Secondo i pm titolari dell’indagine, Michele Prestipino, Paolo Ielo e Giuseppe Cascini Giuliani, che era a Roma sotto falso nome, stava per lasciare l’italia.
(Metro)

9 Settembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo