Termini in mano a chi delinque

«Dentro Roma Termini si alternano un centinaio di persone, tra questuanti, gente allo sbando e malfattori, tutte identificate, denunciate innumerevoli volte anche per aggressioni fisiche al personale FS, destinatarie di misure di allontanamento come il “foglio di via”, che continuano nonostante tutto a frequentare gli stessi ambienti, a reiterare gli stessi comportamenti, concedendosi atteggiamenti sempre più spavaldi, irridenti e aggressivi nei confronti di chi tenta di contenerne le azioni». Non usa giri di parole Franco Fiumara, responsabile di Protezione aziendale del Gruppo FS Italiane, nel denunciare la situazione che da anni, si è creata alla stazione Termini, la più grande d’Italia, quella dove ogni giorno arrivano e partono anche turisti stranieri, vittime di vere e proprie estorsioni da parte di chi si “offre” come aiutante per ritirare un titolo di viaggio alle biglietterie automatiche, salvo poi pretendere mance fino a qualche decina di euro. Per non parlare delle risse e dei borseggi.
“Strumenti spuntati”Recentemente un giudice, nel convalidare un arresto per violenza sessuale in piazza dei Cinquecento, fuori dalla stazione, ha inviato un documento al sindaco Ignazio Marino per invitarlo a intensificare i controlli da parte di forze dell’ordine e vigilanza. Per Fiumara agenti, carabinieri e uomini della sicurezza aziendale di  Fs sono ben dislocati alla stazione, ma è l’ordinamento giuridico che consente a chi delinque di continuare a farlo. Un esempio? «Un nostro dipendente è stato malmenato fino a subire un intervento chirurgico per frattura al naso e, appena rientrato in servizio, ha di nuovo incontrato, in stazione, proprio il suo aggressore che, pur se denunciato, era di nuovo lì pronto a replicare l’aggressione» ha ricordato Fiumara.
(Nelle foto presa da Facebook, alcune “aiutanti” alle biglietterie automatiche della stazione)
(Metro)