Ban Ki moon Basta guerra parlatevi

Medio Oriente. «Troppi palestinesi e troppi israeliani stanno perdendo i loro figli, dobbiamo intensificare gli sforzi per la pace». Le parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in una conferenza stampa con il premier israeliano Netanyahu, arrivano al termine del 15esimo giorno di guerra nella Striscia di Gaza. Dall’Onu, il messaggio a  israeliani e palestinesi è lo stesso, basta combattersi, «iniziate a  parlarvi. Le operazioni militari non favoriranno la stabilità di  Israele». Il segretario generale ha definito «scioccanti» i missili che continuano ad essere sparati dalla Striscia verso Israele, ma ha anche esortato lo Sato ebraico ad esercitare il «massimo contenimento».
“Continueremo ad attaccare”.
Ma il premier israeliano ha detto che continuerà ad attaccare Hamas fino a quando non avrà raggiunto l’obiettivo di «ripristinare la quiete». Intanto l’allarme per il pericolo di razzi sparati intorno a Tel Aviv ha portato la Federal Administration Aviation Usa a chiedere la sospensione di tutti i voli americani verso Israele per 24 ore. A ruota anche la tedesca Lufthansa ha sospeso i voli su Tel Aviv per 36 ore e così anche la Air France «fino a nuovo ordine».
Migliaia in fuga
Svanita la speranza di una pausa alle violenze: Israele ha respinto la richiesta dell’inviato Onu in Medio Oriente, Robert Serry, di una tregua umanitaria. Intanto, sospinti dai bombardamenti, migliaia di abitanti dei rioni di Sheikh Zayed e Tel Zaatar, a nord di Gaza, sono fuggiti dalle loro abitazioni. I profughi sarebbero oltre 135 mila. Secondo l’Onu a Gaza «non vi è alcun posto sicuro per i civili», ha affermato a Ginevra il portavoce dell’Ocha Jens Laerke, parlando di situazione «devastante».
Le vittime
605 i palestinesi uccisi, 3.700 i feriti, secondo la agenzia di stampa palestinese al-Ray.28 i soldati israeliani uccisi in combattimento.  121 secondo l’Unicef i bambini palestinesi morti. Hanno tra i 5 mesi e i 17 anni.
 
(Metro)