12:05 am, 21 Luglio 14 calendario

Il Mediterraneo ritorni il mare dell Europa

Di: Redazione Metronews
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Roma. Per sfuggire a persecuzioni politiche, cercare fortuna e cominciare una nuova vita, migliaia di africani continuano a sfidare la morte attraversando il Mediterraneo in condizioni drammatiche. Una corrente di speranza li spinge a largo delle nostre coste, dove si scontrano con una realtà che delude le loro aspettative: centri di accoglienza sovraffollati e risorse insufficienti a gestire i continui flussi in entrata.Un problema che negli ultimi anni sembra essere sempre più preoccupante. La collaborazione tra Governo e Marina militare ha dato l’avvio all’operazione “Mare Nostrum” che combina azioni militari e umanitarie per incrementare il livello di sicurezza in alto mare: lanciata lo scorso ottobre, mira ad evitare ulteriori perdite di vite umane e a controllare le migrazioni in arrivo.
Manca l’appoggio comune
A tal proposito, il ministro dell’Interno Alfano ha chiesto l’appoggio concreto all’Unione Europea. Al momento Frontex, l’agenzia Ue che coordina e sviluppa la gestione delle frontiere, non è in grado di prendersi carico dell’operazione “Mare Nostrum”, lamentando un budget insufficiente. Per questo motivo, lo scorso dicembre, è nato Eurosur, un sistema europeo di sorveglianza delle frontiere a sostegno degli Stati membri e di Frontex, in grado di prevenire i reati transfrontalieri quali la tratta di migranti e il narcotraffico e di soccorrere le imbarcazioni in difficoltà. E non solo: verrà rafforzata anche la politica europea di rimpatrio, favorendo una più stretta collaborazione fra Unione e Paesi d’origine dei migranti. Aumentano, nel frattempo, anche i richiedenti asilo politico: dal 2012 al 2013 si è registrato un +61%, stando ai dati dell’Ufficio europeo di sostegno all’asilo. Le 27.930 richieste hanno portato l’Italia al quinto posto in Europa. In seno al Consiglio europeo è in corso il dibattito per implementare le regolamentazioni sull’asilo politico e arrivare ad una politica comune più ampia.
(Grazia Cristino)
 
Salvate 120 mila vite umane
Sono 120.000 le vite salvate dalla Marina militare italiana negli ultimi 10 anni nel Mediterraneo. Oltre 20 mila i migranti soccorsi dal 18 ottobre 2013 a oggi nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”. Durante i primi due mesi di azione (novembre e dicembre 2013) la media mensile degli arrivi (3.920) è stata nettamente inferiore a quella registrata per i quattro mesi precedenti l’operazione (5.654). Il flusso torna ad intensificarsi alle soglie del 2014: nei primi 6 mesi di quest’anno sono stati registrati 65 mila sbarchi, che si stima possano raggiungere quota 100.000 entro fine anno. Cifra che batte un record: quello del 2011, anno delle “Primavere Arabe” che portò 62.300 migranti sulle coste del nostro Paese.
 
Ue approdo o fortino? La parola agli studenti
Come affrontano i media il tema dell’immigrazione? Lo abbiamo chiesto agli studenti di Scienze della Comunicazione che, in qualità di futuri esponenti del mondo dell’informazione, hanno espresso il loro punto di vista. «Il tema viene trattato ma spesso si fa solo la cronaca di ciò che accade non prestando attenzione alle conseguenze», dice Michele. «I media si sono occupati dell’argomento – racconta invece Matteo – ma purtroppo non hanno potuto far altro che prendere atto dello scarso impegno dell’Ue nel risolvere questo dramma sociale». «È una comunicazione impaurita” – aggiunge Lorenzo – caratterizzata da un’accezione negativa degli immigrati». L’Ue è un fortino o un approdo? Gli intervistati non hanno dubbi: l’Europa è vista come un fortino. Cosa si può fare per cambiare l’opinione pubblica? Michele sostiene che ai media spetterebbe questo compito soprattutto per cancellare gli stereotipi. «Si potrebbe cominciare con il mostrare gli aspetti positivi dell’immigrazione», conclude Greta.
(Laura Girolami e Luca Mugnaioli)

21 Luglio 2014
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