7:20 pm, 21 Luglio 14 calendario

Arrivi senza sosta con stragi in mare

Di: Redazione Metronews
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Roma. Nuove vittime nel naufragio di un gommone nel canale di Sicilia. Cinque cadaveri sono stati recuperati durante un intervento di soccorso a un gommone semiaffondato compiuto dalla fregata “Zeffiro”, dalla corvetta “Urania” e da un elicottero decollato da Lampedusa, in cooperazione con la nave mercantile “Genmar Compatriot”. I corpi sono stati imbarcati su una motovedetta delle Capitanerie di Porto insieme con i 61 migranti salvati, che hanno riferito che a bordo dell’imbarcazione erano circa 80.
Un continuo via vai di recuperi
Intanto la notte scorsa le navi della Marina Militare hanno affrontato diverse situazioni di emergenza nel soccorso e recupero di molti migranti in arrivo dalle coste nordafricane. In totale sono 1.771 le persone soccorse negli ultimi giorni e in attesa dello sbarco nei porti che il ministero dell’Interno comunicherà. La corvetta “Sfinge” ha soccorso un gommone con a bordo 95 migranti; la nave “San Giorgio” è intervenuta nel soccorso a due imbarcazioni recuperando 276 profughi tra cui 33 donne e 5 minori; per due immigrati c’è stato bisogno di un trasporto con elicottero verso l’ospedale di Catania. La fregata “Zeffiro” ha soccorso tre gommoni imbarcando in 294 migranti tra cui 28 donne e 9 minori; la corvetta “Urania” ha soccorso un gommone con 98 migranti (28 donne).
Presi tre scafisti tunisini
Tre tunisini accusati di essere gli scafisti del barcone dove una trentina di immigrati sono morti nella stiva al largo di Malta sono stati arrestati dalla polizia a Messina. I tre hanno cercato di nascondersi tra i profughi, che li hanno accusati con le loro testimonianze.
Individuate 14 caserme
Sono 14 le strutture, tra caserme dismesse ed ex basi militari, individuate per far fronte all’emergenza immigrati. Le 14 strutture serviranno a dare respiro ai centri di accoglienza che, come ricorda il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, «sono in condizioni difficili per il grande afflusso di questi giorni». «Siamo a quota 85 mila arrivi, di questo passo quella dei centomila è una soglia raggiungibile a breve – spiega ancora Manzione – vogliamo fare in modo che si realizzi un’equa distribuzione sul territorio tra tutte le regioni, in modo che ogni area del Paese possa far fronte più agevolmente all’emergenza. Ora il 35% delle presenze è attestato in Sicilia».
 
(Metro)

21 Luglio 2014
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