6:03 am, 17 Luglio 14 calendario

La nuova arte nasce su YouTube

Di: Redazione Metronews
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internet «YouTube è la piattaforma più meritocratica che esista. Lì conta solo il contenuto che offri: se è forte,  ti seguono. Se non lo è, sparisci». A pronunciare la semplice – quanto rivoluzionaria – verità, è Michele Esposito, ideatore e regista della web serie “Milano Underground” (www.milanounderground.com).
Un’esperienza emblematica della più grande trasformazione artistica dalla nascita della tv. Nata grazie al crowdsourcing, alimentata dalle idee e dai suggerimenti degli utenti del metrò milanese, propagatasi attraverso YouTube, la webserie dimostra come i tradizionali canali ideativi, produttivi e distributivi siano ormai saltati. «Noi partiamo dal concetto che la Rete non sia solo connessione tra pc, ma possa diventare “Rete sociale”, per questo ribaltiamo l’idea che il fruitore sia solo alla fine del processo artistico. Cerchiamo di coinvolgere il più possibile chi ci conosce e di essere amplificatori anche di idee altrui. Che poi è il segreto per emergere nell’oceano che è YouTube».
Dello stesso segno, l’esperienza di Zerovideo (il collettivo divenuto famoso grazie alla campagna video virale “#COGLIONENO”) che  si occupa di campagne pubblicitarie per le aziende. Ma, al posto di andare dal cliente a dire: “Abbiamo pensato a questo…”, ricevono dal cliente l’input sul messaggio da trasmettere, quindi si rivolgono alla Rete per ricevere suggerimenti, idee e contenuti. 
Esempi che mostrano quanto YouTube non sia oggi solo un luogo dove “vedere” il prodotto finito, ma lo spazio dal quale trae origine il processo creativo. Di questa inversione (e di molto altro) si parlerà da domani al 24 luglio alla 10ª edizione del Lago Film Festival, kermesse  internazionale di cortometraggi, documentari e sceneggiature (Revine Lago, Treviso).
«Ma, poco l’entusiasmo», dice Esposito, «per pochi che ce la fanno, molti spariscono. Siamo pionieri, perché ancora non si è capito  il modello di business. Stiamo sperimentando». Il prossimo passo? Per Esposito è chiaro: «YouTube sarà sempre meno intrattenimento e sempre più luogo di cultura. Basti pensare all’immensa   quantità di tutorial già presenti…».
andrea sparaciari

17 Luglio 2014
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