6:05 am, 16 Luglio 14 calendario

Ronde a Porta venezia L Asscomm sfida Granelli

Di: Redazione Metronews
condividi

«Le politiche della sicurezza dell’assessore Granelli sono fallite. Dovrebbe prendere atto e cambiare attività». Parola di Luca Longo, presidente di Asscomm Buenos Aires, che ieri ha lanciato le “Ronde per la legalità” a Porta Venezia. Dalle 20 di oggi, un gruppo di sei volontari pattuglierà ogni sera il quartiere alla ricerca di spacciatori, venditori di merce contraffatta, ma anche di evasori fiscali. Armati di telecamera, pettorina, fischietto e spray al peperoncino, batteranno le vie e segnaleranno alle forze dell’ordine le situazioni a rischio. 
Presidente, a Porta Venezia la situazione è così grave?
Due premesse: non siamo giustizieri; i dati forniti  da Granelli sulla sicurezza sono falsi. La zona è piena di profughi che il Comune non sa come gestire.  Ha fatto qualcosa per i siriani, ma nulla per gli Eritrei che si aggirano nelle strade. E poi c’è gente che fa i propri bisogni per strada, viale Tunisia che è il regno degli scippi e delle aggressioni, negozi che aprono due giorni la settimana che non fanno gli scontrini… 
Ma quanti siete?
Abbiamo selezionato 35 persone. Snideremo l’illegalità e la segnaleremo alla polizia. Quattro persone avranno la pettorina col nostro numero di telefono per le denunce, due (che sono asiatici) saranno in borghese per agire in incognito. 
La normativa Maroni sulle ronde prevede che siano registrate in prefettura, che non siano formate da oltre tre persone e che non portino “strumenti atti a offendere”, voi rientrate in queste caratteristiche?
Noi siamo “ronde civili”, e faremo controllo civico. Se un cittadino può portare lo spray al peperoncino, lo porteremo anche noi.
L’ultima cosa, l’assessore Maran aveva annunciato querela contro di voi per un volantino nel quale lo accusavate di aver speso per la ciclabile di viale Tunisia quattro volte il costo normale di una pista. È arrivata quella querela?
Ma va. Se c’è querela, c’è un’indagine, e quelli mica vogliono che si indaghi!
(Andrea Sparaciari)

16 Luglio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo