11:54 pm, 13 Luglio 14 calendario

Rizzoli grande prova di un italiano in Brasile

Di: Redazione Metronews
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Calcio. Preciso, senza grandi sbavature, con una buona dose di personalità. Nella Caporetto azzurra ai Mondiali brasiliani c’è un italiano che può ancora gonfiarsi il petto. È Nicola Rizzoli, il fischietto della provincia di Modena (ma della sezione di Bologna) che ha avuto l’onore, e anche la responsabilità, di arbitrare la finale fra Germania e Argentina. Un privilegio che fino a ieri era toccato solo a due giacchette nere dello Stivale: Sergio Gonella nel 1978 (Argentina – Olanda 3-1) e Pierluigi Collina nel 2002 (Brasile – Germania 2-0). E Rizzoli, professione architetto e secondo miglior arbitro del 2013 dopo Webb, non è sembrato per nulla preoccupato di ricevere una simile eredità. Per carità, non che il gioco fatto vedere dalle due squadre gli abbia dato troppi grattacapi, eppure il direttore di gara non si è mai lasciato prendere dall’emozione. Fatta eccezione per l’ingresso in campo, quando si è lasciato andare a un beneaugurante bacio al pallone davanti alle telecamere. Per il resto, invece, (quasi) tutto liscio come l’olio. Come al 26’, quando i suoi assistenti Faverani e Stefani sono stati impeccabili prima nel segnalare il fuorigioco di Mueller e poi, sul capovolgimento di fronte, a spegnere l’esultanza di Higuain, colpevole di aver segnato in offside. L’unica nota negativa arriva nel secondo supplementare, quando Aguero, già ammonito, salta insieme a Schweinsteiger. Il pugno del Kun atterra sulla faccia del tedesco procurandogli una vistosa ferita. L’espulsione ci poteva stare, ma l’arbitro lascia correre. Un unico scivolone in una gara più che sufficiente. La Fifa, per una volta, ha fatto bene a fidarsi di un italiano, complimenti.
(Andrea Romano)

13 Luglio 2014
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