Hockey su prato Il segreto orange non basta

Calcio. Velocità, triangolazioni in spazi stretti, brucianti cambi di direzione e imprevedibili geometrie di gioco. Agli olandesi sono venute meno le carte vincenti della loro “arma segreta”: quell’ispirazione all’hockey su prato che i piccoli Robben praticano assiduamente sin da bambini nel paese dei tulipani. In Olanda l’hockey è infatti uno sport nazionale, con eccellenze sia in campo maschile che femminile. Un gioco rapido che unisce potenza, posizione, precisione e strategia – in questo molto simile al calcio – ma con un maggiore affinamento della coordinazione dei movimenti individuali e di squadra e un particolare sviluppo dell’abilità nel districarsi in spazi stretti. Una marcia in più che però non è bastata ai giocatori “orange” per conquistare la finale. Del resto si trattava di un segreto che Van Gaal non aveva nascosto più di tanto, portandosi dietro in Brasile nello staff tecnico due ex giocatori professionisti di hockey su prato: Hans Jorritsma (nel team olimpico del 1976) e Max Reckers, che lo seguirà al Manchester United.
(Lorenzo Grassi)