6:05 am, 9 Luglio 14 calendario

Seveso il piano per salvare Milano Quattro vasche da 110 milioni

Di: Redazione Metronews
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«Solo le quattro  vasche  in funzione avrebbero potuto salvare Milano dall’esondazione di ieri».  Parola dell’ing. Luigi Mille, responsabile dell’Aipo lombarda, cui è stata delegata la risoluzione del “problema Seveso”. Per farlo, l’Agenzia prevede la costruzione di 4 vasche a  Senago, Varedo, Paderno e Lentate,  dove far defluire le acque in eccesso. Costo: 110 milioni. Tuttavia, gli invasi non potranno essere pronti prima di tre  anni, nei quali il Seveso continuerà a fare danni. Per ora, solo la vasca di Senago è giunta a progettazione definitiva, e per costruirla, servono 23 milioni. Sul piatto ci sono  10 milioni della Regione, più  20 (con  altri 10 già stanziati per il 2015) del Comune,  confermati ieri dal Sindaco.  Resta l’incognita sugli altri 70, per i quali il Pirellone lunedì chiederà i fondi al governo.  Mille, perché il Seveso esonda ogni volta che piove?Perché il sistema non è in grado di ricevere fenomeni meteo acuti. Il canale scolmatore di Nord-Ovest, progettato negli anni ’50, ha portata insufficiente. A ciò si devono aggiungere gli scarichi dei depuratori, le precipitazioni da clima monsonico e l’assenza delle vasche. Ma non è più semplice allargare l’alveo del canale? L’allargamento è previsto, ma non si può andare oltre un certo limite, anche perché l’acqua (inquinata) del Seveso finisce nel Ticino, che invece è pulito. Per questo prevediamo quattro vasche da 4 milioni di metri cubi totali dove convogliare le acqua. Con le vasche, Milano si sarebbe salvata ieri?L’esondazione sarebbe stata evitata solo se tutti gli invasi fossero stati attivi, mentre per quella del 25 giugno sarebbe stato sufficiente quello di Senago. A che punto siete con i progetti? Il lotto di Senago è al progetto definitivo e la vasca sarà pronta a metà 2015. Per le altre tre a ottobre avremo i progetti preliminari e da lì partirà l’iter per finanziamenti e vincoli.I tempi di costruzione? Dall’arrivo dei soldi, almeno un paio d’anni ciascuna. Se tutto va bene!In che senso? Fondi a parte, i comuni non vogliono vasche d’acqua inquinata sui loro territori e così fanno ricorsi su ricorsi.
andrea sparaciari

9 Luglio 2014
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