12:23 am, 9 Luglio 14 calendario

IL DRAMMA DEL BRASILE

Di: Redazione Metronews
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Calcio. Dopo Ghiggia tocca a Müller e Kroos. A 64 anni di distanza dalla notte del Maracanazo, a far piangere il Brasile ci pensa la Germania. E lo fa nel modo peggiore, con uno storico 1-7 che vale molto più della finale di domenica prossima. Inutile provare a tirare in ballo le assenze. Perché se è vero che senza Thiago Silva e Neymar i verdeoro si sono sciolti come neve al sole, è palese che questa partita il Brasile l’ha persa ancora prima di scendere in campo. Sì perché contro una Germania dai nervi di acciaio, la Seleção ha commesso l’errore di puntare tutto sull’emotività. E così, l’immagine di David Luiz e Julio Cesar che durante l’inno mostrano la maglia di Neymar diventa presto lo specchio del match. Scolari affida a Bernard il compito di non far rimpiangere il fantasista del Barça. A Löw, invece, bastano delle scelte banali per entrare nella storia: Khedira a centrocampo, Lahm in difesa, Klose unica punta. I Pentacampeões illudono il Mineirão con una partenza sprint, ma a passare è la Germania. È l’11’ quando David Luiz si addormenta e Müller, tutto solo, trasforma in gol un angolo dalla destra. Al 22’, invece, tocca a Klose spedire in rete il suo 16° gol Mondiale (primatista assoluto davanti a Ronaldo). Prima del 30’ c’è gloria per Kroos (prima si sinistro e poi di destro) e Khedira, nella ripresa per la doppietta di Schürrle e il lampo di Oscar. Al Brasile resta la vergogna, alla Germania la responsabilità di gestire un simile trionfo.
(Andrea Romano)
LE RAGIONI DI UN “SUICIDIO”Il Brasile è svanito, asfaltato dalla Germania. Un risultato patagonico, insensato,  choccante per  tutto il calcio ma che ha una logica. La Seleçao orfana di Thiago Silva e Neymar si è come rimpicciolita. Il Brasile non lo ha voluto ammettere. Eppure non aveva convinto  neanche nelle gare precedenti. Ma ieri, a maggior ragione  senza i suoi assi, doveva scovare la giusta umiltà. Magari  andare pure  contronatura  visto l’avversario.  Il Brasile invece si è suicidato. L’arma? Una mentalità che non ti dà gli strumenti per capire che se sei in difficoltà devi  accettarlo, cercando semmai, di trasformare la tua debolezza in forza. Il Brasileha ragionato come certi indios falcidiati dalla fucili dei colonizzatori perchè convinti che la magia li rendesse invulnerabili. I Verdeoro non hanno capito che il vero Brasile oggi è proprio la Germania. L’hanno snobbata e attaccata in modo scomposto, dilettantesco, isterico. E i tedeschi, veri fuoriclasse, forti fisicamente, capaci di usare la tattica, li hanno massacrati. Il Brasile ha eliminato il Brasile dalla finale.  Sì, poi c’era la  grande Germania che ha giocato a calcio.
(Cosimo Croce)

9 Luglio 2014
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