6:05 am, 8 Luglio 14 calendario

La Regione non paga Bus pronti al blocco

Di: Redazione Metronews
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«Siamo sul piede di guerra, ma combatteremo prima di tirare le cuoia». È la dichiarazione bellicosa di Massimo Locatelli,  presidente di Anav (Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori), che lancia l’allarme per il possibile blocco del trasporto su gomma in Lombardia. A spingere Locatelli alla battaglia, i ritardi nei pagamenti di Regione Lombardia alle società di trasporto: «La Regione di deve oltre 30 milioni», denuncia, «oggi molte aziende devono decidere se pagare il gasolio o gli stipendi. E, visto che non possiamo interrompere il servizio che è pubblico, non pagheremo le quattordicesime agli autisti. Che sicuramente sciopereranno».
A far arrabbiare gli esercenti, il fatto che la Regione abbia già in mano i fondi stanziati dallo Stato, tuttavia non salderebbe i debiti da oltre sei mesi adducendo un problema contabile. «Non vogliamo tutti i soldi che ci deve il Pirellone», spiega Locatelli, «ma che almeno ci dia un acconto per poter tirare avanti ed evitare il blocco del servizio». Un blackout che lascerebbe a piedi gli oltre 1,4 milioni di lombardi che ogni giorno utilizzano i bus per andare a lavorare. Questione ancora non discussa dalla giunta lombarda: «L’assessore alla Mobilità Cavalli non l’abbiamo mai neanche visto, nonostante gli si abbia scritto appena insediato. Mentre il precedente lo abbiamo incontrato una volta sola», spiega Locatelli.
«Ci preoccupa anche la questione delle Agenzie di trasporto, che sarebbero dovute nascere a marzo scorso (necessarie per indire le nuove gare d’appalto entro il 31 dicembre 2014) ma delle quali ancora non c’è traccia», aggiunge Gianni Scarfone, presidente di Asstra Lombardia. Scarfone va oltre il debito: «Il Tpl per chi guida la Regione non è una questione al centro dell’agenda. C’è bisogno di un cambio di passo. Non è un problema di risorse – anche perché molte sono andate a Trenord, con i risultati sotto gli occhi di tutti – ma di  decidere in che direzione andare. Da anni diciamo che nel Tpl ci deve essere una liberazione che porti concorrenza».
andrea sparaciari

8 Luglio 2014
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