6:05 am, 4 Luglio 14 calendario

Venti di guerra sul Medio Oriente

Di: Redazione Metronews
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israele – Tensione altissima in Israele, in Cisgiordania e a Gaza, dopo l’ondata di vendette, scontri e raid aerei seguiti all’uccisione dei tre giovani seminaristi ebrei ritrovati morti a Hebron. Nella notte sono stati lanciati altri 15 razzi da Gaza verso il sud di Israele che ha risposto con una serie di bombardamenti in cui sono rimasti feriti 11 palestinesi. Tra gli obiettivi colpiti ci sono tre campi di addestramento di Hamas, ha reso noto il movimento islamista. L’esercito israeliano ha anche spostato un piccolo numero di rinforzi verso la frontiera con Gaza per attività difensive e offensiva, ma al momento ha escluso un’escalation.
A Gerusalemme sembra per ora ritornata la calma, dopo i disordini protrattisi fino alla serata di mercoledì. Intanto le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 13 palestinesi in varie località della Cisgiordania, nell’ambito delle ricerche dei due presunti autori dell’assassinio degli studenti ebrei. Nel corso dell’operazione sono anche stati chiusi due centri legati ad Hamas, il movimento islamista che Israele ritiene responsabile del delitto. Dai locali di un centro di propaganda e assistenza del movimento islamista situato nell’area di Beit Kahil, vicino al luogo dove sono stati ritrovati i cadaveri, sono stati prelevati materiale informatico e documenti. Mentre si svolgevano le operazioni, gli abitanti della zona hanno lanciato pietre. Nella notte 11 palestinesi sono rimasti feriti nei raid e nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Sette i feriti a Beit Lahiya, nel nord, e altri quattro a Gaza. I raid erano la risposta a un nuovo lancio di 15 razzi, due dei quali hanno colpito case nel sud di Israele, senza causare vittime.
A Gerusalemme è tornata una calma apparente, dopo che in serata i disordini si erano estesi a diversi quartieri di Gerusalemme est, tra cui Silwan, Issawiya, Ras al-Amud e Anata, con un bilancio complessivo di 232 feriti, 187 dei quali da proiettili di gomma, come ha spiegato la Mezzaluna Rossa. Altri scontri sono avvenuti a Qalandya, Beit Fajjar e Betlemme.
Mogherini: “Evitare rischio escalation”
Il ministro italiano Federica Mogherini ha nuovamente condannato gli assassini di adolescenti in Medio Oriente (i tre coloni e il giovane palestinese). «Il rischio principale – ha aggiunto Mogherini in audizione nelle Commissioni Esteri di Camera e Senato – è che questi due drammi incidano sulla pausa nei negoziati di pace, facendo scattare una spirale di violenza e di odio che sfuggirebbe al controllo. L’invito, non solo da parte  dell’Italia ma di tutta la Ue e degli Usa, è quello di a disinnescare reazioni e controreazioni che facciano precipitare ulteriormente la situazione». Il ministro ha annunciato che a breve tornerà in Medio Oriente per una missione nell’ambito del semestre italiano Ue.
(metro)

4 Luglio 2014
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