8:24 pm, 3 Luglio 14 calendario

Ucciso il cassiere della banda Mokbel

Di: Redazione Metronews
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Roma. Provvedimento di fermo, per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, per Giovanni Battista Ceniti, 29enne genovese con trascorsi in Casapound, rimasto ferito nella sparatoria costata la vita a Silvio Fanella, broker di 41 anni, condannato a 9 anni di reclusione lo scorso ottobre per associazione per delinquere transnazionale finalizzata al riciclaggio di oltre due miliardi di euro. Fanella, che era sottoposto all’obbligo di dimora in città, avrebbe dovuto prendere parte ieri pomeriggio ai funerali di uno dei suoi difensori.
Raggiunto al petto da diversi colpi
E invece in casa della cugina, zona nord della Capitale, è stato raggiunto al petto da diversi colpi di pistola. Nella sparatoria, però, è rimasto coinvolto Ceniti, ricoverato in prognosi riservata al Gemelli: sarà interrogato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia non appena si riprenderà. Altri due complici si sono dati alla fuga. Fanella era considerato dagli inquirenti il “cassiere” del gruppo riconducibile all’uomo d’affari Gennaro Mokbel, condannato in quello stesso processo a 15 anni. Di recente un componente della “banda Mokbel” aveva progettato il rapimento di Fanella, sospettato di aver fatto sparire dei soldi destinati all’organizzazione.
La dinamicaI killer si sono spacciati per finanzieri e si sono fatti aprire il portone. Sono saliti al quinto piano della palazzina discreta in via dei Gandolfi, in zona Camilluccia, nel cuore della Roma che conta. Ma Silvio Fanella ha capito subito che il terzetto non aparteneva ale forze dell’ordine. Ha urlato alla cugina, presso cui aveva l’obbligo di dimora, di chiudersi in una stanza assieme ai due figli minorenni della donna.
Fanella, condannato in primo grado a 9 anni per la truffa ai danni di Fastweb e Telecom Italia Sparkle, ha cercato di scappare, ma è stato ucciso, centrato al petto da un proiettile 7,65, lo stesso calibro della pallottola che ha ferito al gluteo e all’intestino Giovanni Ceniti di 29 anni, fino al 2012 dirigente locale in Piemonte di Casapound.
Nell’appartamento non sono state trovate armi, forse la vittima è riuscita a indirizzare la pistola che gli è stata puntata contro in direzione del 29 enne. Ma è probabile che anche Fanella fosse armato, e che il commando sia scappato con entrambe le armi. Il terzetto si è precipitato in strada. Il 29 enne è stato abbandonato davanti al portone del palazzo. Ricoverato al Gemelli, è grave ma non in pericolo di vita. Quando si riprenderà sarà sentito anche dagli investigatori della squadra mobile, diretti da Renato Cortese. Gli agenti hanno portato via la cugina di Fanella, la donna è un testimone importante per risalire agli altri uomini del commando.
Tra le ipotesi degli inquirenti circa il movente, ci sono i rapporti pregressi della vittima con Gennaro Mokbel, ma nessuna pista è esclusa. Subito dopo l’omicidio la polizia ha organizzato un’enorme caccia all’uomo per rintracciare gli altri due killer. Poco dopo in via Premuda, a pochi passi dalla Corte d’Appello è stata ritrovata l’auto usata per la fuga, una Croma rubata, sporca di sangue. E proprio la prossima settimana Silvio Fanella avrebbe dovuto sfilare in quel tribunale, in qualità di testimone, per il processo d’Appello sullo scandalo Fastweb-Telecom Italia Sparkle.
(Paolo Chiriatti)

3 Luglio 2014
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