8:18 pm, 2 Luglio 14 calendario

Si cercano ottanta profughi dispersi

Di: Redazione Metronews
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Catania. Un’ottantina di immigrati sarebbero dispersi dopo il naufragio di un gommone avvenuto nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. Lo hanno raccontato alcuni dei profughi giunti martedì a Catania, che hanno detto di essere scampati a questa nuova strage. La Procura di Catania, attraverso la Squadra mobile e la Capitaneria di porto, ha avviato le necessarie verifiche. Intanto ieri mattina altri 150 immigrati sono stati soccorsi dalla Guardia costiera a circa 100 miglia a sud est di Augusta.
“Una fossa comune come che ricorda Auschwitz”
È salita a 45 la conta delle vittime del peschereccio rimorchiato nel porto di Pozzallo. «I corpi erano accatastati l’uno sull’altro, come in una fossa comune, che ricorda Auschwitz», ha detto uno degli investigatori. Gli immigrati sono morti soffocati nel vano ghiacciaia, un locale di appena tre metri per tre dove si conservava il pesce durante la navigazione. Hanno respirato sempre la stessa aria che, senza ricambio con l’esterno, si è saturata anche del monossido di carbonio provieniente dal vano motori. I due scafisti fermati dalla polizia con l’accusa di aver pilotato il peschereccio, ora sono stati accusati anche di sequestro di persona. Altri due scafisti sono stati fermati a Catania e uno a Salerno. Il ministro della Salute Lorenzin, rispondendo al question time, ha assicurato che gli screening sulla tubercolosi durante il soccorso ai migranti «non destano preoccupazione».
 
(Metro)

2 Luglio 2014
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