8:44 pm, 30 Giugno 14 calendario

Trenta morti soffocati nella stiva del barcone

Di: Redazione Metronews
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Palermo. Sono morti almeno in trenta, stipati all’inverosimile nel gavone di prora di un peschereccio con ben 566 profughi a bordo. Secondo il personale medico della nave militare che li ha soccorsi, la causa della strage è stata una probabile asfissia o l’annegamento negli angusti locali sottocoperta. «Mai viste tante persone in così poco spazio», ha dichiarato uno dei coordinatori del soccorso. L’impraticabilità dei locali ha impedito per ora il recupero della salme. Il peschereccio è stato messo a rimorchio dalla fregata “Grecale” che dovrebbe giungere oggi al porto di Pozzallo (Ragusa). Qui approderà anche la corvetta “Chimera” con altri 353 immigrati. Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ha lancia un appello disperato: «È un’emergenza che non possiamo affrontare da soli. Le celle frigorifere del cimitero sono esaurite».
Mobilitati tutti i porti del Sud
Così anche altri porti, non solo siciliani, si apprestano ad accogliere gli immigrati. La nave “San Giorgio” sbarcherà a Taranto 1.170 persone, il pattugliatore “Dattilo” della Guardia costiera ha portato altri 1.096 profughi ad Augusta (Siracusa), mentre la rifornitrice “Etna” arriverà oggi a Salerno con 1.044 immigrati a bordo e sono diretti al porto di Messina il pattugliatore “Orione” con 396 immigrati e il mercantile “Mare Atlantic” con altri 235. Una motovedetta della Capitaneria di Porto ha caricato 341 persone per condurle a Porto Empedocle (Agrigento). Infine due navi mercantili hanno accolto rispettivamente 105 e 190 stranieri e sono in navigazione verso Trapani.
Salvini: “Renzi insanguinato”
Il massiccio flusso migratorio è oggetto della polemica politica, con la Lega e Forza Italia che rinnovano la loro radicale contrarietà all’operazione “Mare Nostrm”, accusandola di causare i morti. Il segretario leghista Salvini afferma che il premier Renzi e il ministro dell’Interno Alfano «hanno le camicie macchiate di sangue»; mentre per Forza Italia una sintesi della posizione del partito è nelle parole del coordinatore siciliano, Gibiino: «Cosa ci verranno a dire ora Renzi e Alfano? La cronaca ci racconta delle ennesime vittime di un’emergenza che l’Italia stessa ha contribuito a creare e ad implementare, e che si ostina a non fermare. Con Mare Nostrum abbiamo incentivato un flusso di clandestini che pare inarrestabile».
Da Ue un commissario “ad hoc”
Jean-Claude Juncker, presidente designato della Commissione europea, sta pensando ad un commissario “ad hoc” per le migrazioni. La questione sarà dibattuta dopo il 16 luglio, giorno in cui Juncker sarà eletto presidente. Ma «l’indicazione di un commissario per le migrazioni e la mobilità è una delle opzioni allo studio della sua squadra di consiglieri», precisa una fonte vicina a Juncker. Nelle ultime Commissioni il tema immigrazione era tra le competenze degli Affari Interni.
 
(Metro)

30 Giugno 2014
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