6:05 am, 26 Giugno 14 calendario

Crollano le donazioni Italia fanalino di coda

Di: Redazione Metronews
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Roma – Quanto ci si impegna per portare aiuto alle vittime di guerre e catastrofi naturali? Non tanto quanto si immagina. Ce lo dice il rapporto “Il Valore dell’Aiuto. Risorse per la risposta alle emergenze umanitarie” di Agire – Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze. Nel 2012 la spesa pubblica mondiale per gli aiuti umanitari è stata di 12,9 miliardi di dollari, meno di quanto il solo governo brasiliano ha investito finora per i Mondiali di calcio. I fondi disponibili per la risposta alle emergenze sono diminuiti in maniera drastica, con un calo dell’8,7% degli investimenti pubblici globali dal 2011 al 2012 e del 16,3% di quelli privati. L’Europa è il primo donatore mondiale seguito dagli Usa; l’ammontare globale dell’assistenza umanitaria italiana nel 2012 è stato di 214 milioni di euro, meno di 1/100 di quanto investito dal nostro governo in spese militari.
«L’Italia – per quanto nel 2013 abbia dimostrato la volontà politica di recuperare terreno come paese donatore – non riesce ancora ad essere all’altezza della performance umanitaria internazionale e si piazza solo al 19° posto sui primi 20 paesi donatori per assistenza umanitaria pro-capite» – dice Shelly Sandall, Presidente di AGIRE.  «Mentre sta per aprirsi il semestre italiano di presidenza europea ed è finalmente avviato il dibattito in Parlamento per la riforma della cooperazione, ci attendiamo un cambio di passo anche per il sistema umanitario pubblico dell’Italia, perché il nostro paese possa tornare ad essere all’altezza degli standard internazionali».
(metro)

26 Giugno 2014
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