9:38 pm, 25 Giugno 14 calendario

Risarcimenti non dovuti Lettere pazze dall Inail

Di: Redazione Metronews
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Ha aperto la cassetta delle lettere, trovando una «diffida di pagamento» in cui l’Inail le intimava di pagare entro un mese 93.925, 25 euro, termine oltre il quale «si agirà con l’aggravio delle maggiori spese sostenute». Una volta superato lo choc da infarto la destinataria dell’ingiunzione ha inviato a Metro il documento chiedendo lumi.
Il sinistro già liquidatoLa signora il 23 dicembre fu tamponata da un motociclista mentre era ferma a un semaforo. I vigili accertarono (c’erano anche testimoni) che la responsabilità era del centauro. Le rispettive assicurazioni convennero sulla dinamica e la dottoressa fu risarcita. A fine maggio però ha ricevuto la lettera con la richiesta dei soldi per le spese mediche sostenute dal motociclista il quale a causa dell’incidente non aveva potuto riprendere il lavoro per un lungo periodo, oltre ai danni fisici. Ma la cifra è per legge a carico dell’Inail.
Il perché di quella lettera lo ha spiegato la dottoressa Elvira Goglia, dirigente Inail responsabile per territorio. «L’Inail spedisce queste missive come forma di autotutela, prevista per legge, nel caso in cui le parti interessate non siano assicurate. Di solito arrivano prima alle assicurazioni e recano un timbro in cui è specificato che se il danno è stato già liquidato sono da ritenersi nulle. Timbro che sulla lettera in questione non c’era. Un errore di cui ci scusiamo. Ma è vero che i toni sono sbagliati. Dopo questa segnalazione riformuleremo le missive per quanto riguarda il territorio di mia competenza.  Ho inviato una richiesta anche alla direzione generale affinché cambi il testo in tutta Italia».
Centinaia di missiveMa a parte il caso della signora, quante lettere “ultimatum” di questo tipo e con queste cifre vengono spedite? «Circa dieci al mese solo  dagli uffici di Roma centro e Viterbo, ma come ho detto, le cambieremo». E una volta tanto fa piacere che i meccanismi incomprensibili della burocrazia siano smontati dall’intelligenza di qualche dirigente.
La responsabile“Le lettere sono spedite come forma di autotutela nel caso le persone coinvolte non siano assicurate. Ma il tono minaccioso è assolutamente da cambiare, e lo faremo”(Elvira Goglia, dirigente Inail)
I consumatori“Richieste di questo tipo, in cui si intima di pagare in tempi brevi senza sapere perché sono da denuncia. Chi le riceve può invocare il danno esistenziale”(Elio Lannutti, presidente Adusbef)
(Articolo di Paolo Chiriatti)

25 Giugno 2014
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