1:51 pm, 23 Giugno 14 calendario

La Metro Story del luned di Claudio Proietti

Di: Redazione Metronews
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Sono una ragazza fortunata. Per la maggior parte delle persone, forse, non lo sono. Però,io, mi ci sento. Oggi, sì. Ora che la giornata si è conclusa e sto tornando nella mia stanza penso che ne è valsa proprio la pena. Ho fatto bene, insomma, ad essere stata coraggiosa. Ho pianificato tutto per mesi.  Stamattina sono riuscita a scappare. Ho sentito, finalmente, la mia età: sedici anni. Ho indossato vestiti normali, invece del solito pigiama. Non ha avuto prezzo. Ho visto il mondo. La gente nei metrò, nelle piazze, nei negozi. Ho visto il cielo. L’ho visto davvero. Non dietro i vetri di una finestra, come sempre. Ho sentito il profumo della città. La città è viva. Ho visto il profilo dei vecchi, le gambe delle donne sicure di sé, gli occhi degli stranieri. Ho spiato i monumenti, i baci degli innamorati, gli abbracci tra madri e figli, i ricordi smarriti sulle panchine. Ho sentito una musica sacra, venire da chissà dove, penetrarmi il cuore e mi sono ritrovata a danzare da sola, in mezzo a una piazzetta nascosta. Ho visto i timidi spiare la vita attraverso le porte semichiuse. Ho mangiato assieme ai viaggiatori e ho creduto alle loro chiacchiere da visionari. Ho perso il mio scialle e ho ritrovato la mia voce. Ho camminato lungo i muri credendo di poter afferrare la mia ombra, come Peter Pan. Forse volevo afferrare solo la mia vita, farla durare un po’ di più. Ma questa mia giornata è durata più di tutte le vite di tutti gli esseri che hanno popolato il mondo. Ora sono tornata qui, nel mio letto. Nel mio pigiama. Guardo, di nuovo, la realtà attraverso una finestra e penso che sono una ragazza fortunata. Per la maggior parte delle persone, forse, non lo sono. Ma io mi ci sento. Oggi, sì.A lunedì! (claudioproietti8@gmail.com)
(Claudio Proietti, scrittore e regista)

23 Giugno 2014
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