Contro l abbandono scolastico serve un esercito di volontari
B. è un ragazzino di 11 anni intelligente e vivace. Un po’ troppo magari, a scuola è sempre distratto, non sta fermo un attimo. C , 9 anni, invece è una bambina timida, chiusa in un mondo tutto suo. Ma B e C hanno qualcosa in comune: vanno male a scuola, gli insegnati seguono uno standard e qualcuno si perde. B e C. sono destinati a far parte di quell’esercito di studenti tra 14 e i 18 anni che abbandoneranno la scuola, in Italia il 17,6% contro la media Ue del 12,7%, 300mila ogni anno. A contrastare il fenomeno investimenti scarsi (15 milioni quelli stanziati dall’ex ministro Carrozza, a fronte di un costo sociale calcolato in 70 miliardi).
Un progetto a costo quasi zero è il progetto Mentore, mutuato da un modello made in Usa, avviato dalla società Umanitaria di Milano nel 1994 e ora attivo a Roma, Napoli, Trento e Alghero che mette in campo un esercito di volontari e scommette sul rapporto uno a uno. Il concetto base è che i bambini destinati all’abbandono hanno una bassa autostima, per ragioni sociali, familiari, ambientali: l’obiettivo è l’empowerment, ossia la crescita della fiducia in sè stessi. Come? Affiancando ad ogni bambino un adulto volontario che crei con lui un rapporto di amicizia. Basta? «40 anni di esperimenti in Usa dimostrano di sì – dice Giuseppe Calogero direttore del progetto -Finora abbiamo seguito circa 2000 ragazzi, tra l’80% e il 90% si iscrivono alle superiori e questo certifica il successo». Il programma one to one prevede incontri settimanali tra il Mentore e Telemaco, il bimbo in questione, a scuola. Quello che serve sono soldi, pochi, dice Calogero ma molti volontari. «Ne abbiamo 500, ma più sono, più bambini possiamo seguire».
Il progetto Mentore interessa i bambini delle elementari e delle medie, ma verrà esteso anche al biennio delle superiori, quello più a rischio. I volontari, per un impegno di un’ora alla settimana per tutto l’anno scolastico, frequentano un corso di due giorni. Per informazioni www.umanitaria.it. e 02 57968310.
Paola Rizzi@paolarizzimanca
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