Quel maiale che unisce
Un pescatore palestinese come tanti. Ha fame, una moglie e troppi pochi pesci in rete. Ma che succede se un giorno pesca un maiale vietnamita? È lui – il maiale – “L’insolito naufrago nell’inquieto mare d’Oriente” che dà il titolo all’irresistibile commedia agrodolce che si consuma tra le frontiere israelo-palestinesi, tra soldati e coloni, check-point e kamikaze e che da domani sarà nei nostri cinema.
Un gioiellino fresco vincitore del Cesar per l’opera prima a Cannes. Lo firma Sylvain Estibal che chiosa: «Quello che unisce israeliani e palestinesi qui è il rifiuto comune del maiale, che quindi diventa il punto di contatto, di intesa, tra le due comunità. Difficile da credere, ma ciò che vedrete nasce da racconti e aneddoti che in qualche modo sono reali».
Silvia di Paola
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