9:38 pm, 17 Giugno 14 calendario

L Aquila ancora mazzette per la ricostruzione

Di: Redazione Metronews
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L’Aquila: ancora tangenti legate alla ricostruzione della città dopo il tragico sisma del 2009. Questa volta le presunte mazzette avrebbero avuto come finalità quella di accaparrarsi gli appalti per il recupero di beni culturali ed ecclesiastici del centro storico.  Per questo la Procura aquilana ha diposto cinque ordinanze di custodia cautelare (tre ai domiciliari e due in carcere) nell’ambito dell’operazione cosiddetta “Betrayal”.  Complessivamente sono 17 gli indagati a cui gli inquirenti contestano, a vario titolo, reati che vanno dalla corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio alla falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, dalla distruzione e occultamento di atti veri all’uso di atto falso, dalla turbativa d’asta al millantato credito o all’emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Incarichi “personali”L’inchiesta ruota molto intorno alla figura dell’ex vicecommissario ai Beni culturali alla ricostruzione Luciano Marchetti e alla funzionaria del Mibac Abruzzo, Alessandra Mancinelli (subito sospesa dal suo incarico al Ministero e già da ieri sottoposta anche ad inchiesta disciplinare). Ruolo decisamente chiave era quello di Marchetti che, secondo gli inquirenti, si sarebbe firmato degli incarichi da progettista mentre era ancora in carica come vicecommissario. Chiese distrutteAl centro dell’inchiesta la ricostruzione di due importanti chiese che sono state distrutte dal terremoto: Le Anime Sante in Piazza Duomo e Santa Maria Paganica. Per quest’ultima esiste anche un filmato che testimonia una tangente dell’1% sui 19 milioni necessari per la sua ricostruzione: il passaggio di denaro con 10 mila euro è stato effettuato dentro un’automobile. Le indagini hanno riguardato il biennio 2012-2013 e iesri sono state svolte  circa 20 perquisizioni in tutta Italia.
(metro)

17 Giugno 2014
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