11:16 pm, 17 Giugno 14 calendario

Brasile evanescente il Messico fa muro 0 0

Di: Redazione Metronews
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Ora il Brasile ha un pizzico di paura in più. Sì perché se la partita contro il Messico doveva servire a dimostrare che il grigiore della gara inaugurale era solo un incidente di percorso, lo 0-0 di ieri sera ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. Colpa di Ochoa, certo, che con le sue parate ha tenuto in partita la Tricolor, ma anche di una certa difficoltà a creare occasioni giocando parla a terra. Scolari deve rinunciare a Hulk, fermato da un problema alla coscia, e ne approfitta per irrobustire il centrocampo con Ramires.  Non una gran mossa, visto che la Selecao fatica a trovare sbocchi offensivi. Anche perché il Messico prova a recitare lo stesso copione messo in scena dalla Croazia meno di una settimana fa. Così gli uomini di Herrera difendono a cinque, pressano fino ad asfissiare la manovra avversaria e, per quanto possibile, cercano di ripartire in contropiede. L’avvio la dice lunga su quello che sarà l’andamento del match. Nei primi trenta secondi, infatti, i messicani ruspano per due volte le caviglie degli avversari. È l’incipit di una gara intensa ma spezzettata, dove la carica agonistica riduce all’osso le occasioni da gol. Per il primo brivido bisogna aspettare addirittura il 23’, quando Herrera fa partire sventola dalla trequarti che Julio Cesar accompagna sopra la traversa. Due minuti più tardi, invece, è il Brasile ad avere la palla gol più ghiotta del primo tempo. Dani Alves crossa dalla destra, Neymar trova l’incornata a botta sicura ma Ochoa in tuffo apre la mano e strozza in gola l’urlo di gioia dei 60mila del Castelao di Fortaleza. Il secondo acuto verdeoro arriva solo al 43’, quando Paulinho spara addosso al portiere messicano sugli sviluppi di un calcio di punizione. A inizio ripresa Scolari sostituisce Ramires con Bernard. E le cose sembrano migliorare. Al 68’ il neo entrato va via sulla sinistra e pesca il numero 10 carioca che libera il tiro. Fra il Brasile e il gol, però, si intromette ancora Ochoa. Proprio come succede all’85’, quando Thiago Silva stacca di testa su punizione di Neymar. Sembra fatta, ma la palla sbatte ancora una volta contro i guantoni dell’estremo difensore dell’Ajaccio. L’esultanza è tutta dei Messicani, i rimpianti dei verdeoro.
(andrea romano)

17 Giugno 2014
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