Masters of Sex A lezione di sesso

Il sesso fa audience. Nel panorama delle serie tv c’è quello mostrato (da “Il trono di spade”, ai “Borgia”, a “Spartacus”  ormai non si cela più nulla), quello raccontato (“Sex and the City”) e ora arriva quello “studiato”. È “Masters of Sex”, la serie che negli Usa è andata in onda su Showtime e si prepara alla seconda stagione, approda su Sky Atlantic, da stasera ogni lunedì alle 21,10. “Master of Sex” si ispira alla storia vera di due sessuologi –  il dott. William Masters e Virginia Johnson – che negli anni ’60 furono tra coloro che diedero vita alla rivoluzione sessuale.
«La serie è ambientata nel passato, ma in parallelo racconta la società attuale», dichiara Michael Sheen interprete dello studioso. «Ho capito quanto siamo all’oscuro di molti aspetti del sesso che noi pensiamo di conoscere e, soprattutto, di come oggi parlando di sesso, applichiamo pesi e misure diverse in molte situazioni, magari ignorando l’origine delle cose», aggiunge. Come i calzolai con le scarpe bucate, Masters conosce il sesso molto bene ma molto poco le donne. Le relazioni hanno infatti una componente umana che mal si sposa con la scienza. 
«Libby, moglie di William, è intrappolata in una lotta per comprendere cosa significhi essere donna, moglie, e magari madre», dice Caitlin Fitzerald che nella serie è Libby, «però dietro questo essere una mogliettina perfetta, nasconde tensioni e desideri segreti».  La prima stagione di “Masters of Sex” ha avuto un grande successo di critica e un discreto risultato di pubblico proprio grazie a questo mix di storia, dramma, commedia, sesso e scienza. Che sia l’inizio della rivoluzione sessuale 2.0?.
(Mattia Nicoletti)