7:29 pm, 29 Maggio 14 calendario

Niente volante l auto guida da sola VIDEO

Di: Redazione Metronews
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Ok, ma non consideratela un’auto, piuttosto una capsula su quattro ruote come del resto appare dalle prime immagini. Biposto, senza volante, freni o acceleratore. E ovviamente, a guida autonoma. Il futuro del trasporto individuale, almeno secondo gli ingegneri e i designer di Google, avrà questa forma. E anche un solo tasto per guidarla. La capsula, mostrata per la prima volta in un filmato, è il primo di molti prototipi: linee curve, un parte anteriore che ingloba le telecamere necessarie alla navigazione e degli occhi al posto dei fari, l’unico tratto di umanità per un mezzo destinato a fare discutere. Forme e contenuti sono destinati a cambiare nel corso del tempo, ma intanto la nuova arrivata sembra indicare la strada, anche filosofica: niente volante, niente acceleratore, zero freni. Perché? La risposta è semplice e per certi versi disorientante: perché non servono, un software e i sensori fanno lo stesso lavoro. Al passeggero resta solo un tasto: basta premerlo e l’auto è in grado di dirigersi ovunque lo si desideri. L’auto può rilevare oggetti negli angoli ciechi ed è in grado di scrutare in tutte le direzioni per decine e decine di metri. La velocità massima, al momento, è limitata a 25 miglia orarie, circa 40 chilometri all’ora. Gli interni, come è facile intuire, badano soprattutto al sodo: due sedili dotati di cinture di sicurezza, spazio per gli oggetti dei passeggeri, due tasti per l’avvio e lo stop e uno schermo che mostra il percorso. Nient’altro. Insomma, il messaggio di Google è chiarissimo: l’auto del futuro sarà soprattutto “minimal”, pratica, ma dovrà anche l’intero peso della guida, per migliorare la sicurezza stradale e aiutare le molte persone che non possono mettersi al volante, ma non è certo questo lo scopo del progetto. Tra i volontari che hanno testato la vettura, infatti, non mancano anziani, bambini e addirittura non vedenti. Il progetto prevede la costruzione di un centinaio di altri prototipi, mentre in futuro debutteranno anche varianti con controlli manuali, bontà loro! “Se tutto andrà bene – conclude Google – vorremmo avviare un piccolo progetto pilota entro due anni”. L’orizzonte, però, va molto più in là. “Se la tecnologia si svilupperà come speriamo – aggiungono i progettisti del colosso Usa – lavoreremo con i nostri partner per portarla nel mondo”. Gli automobilisti o meglio quelli che considerano l’auto un semplice mezzo di trasporto avranno finalmente i robot che sognavano. E gli altri? Dovranno conviverci. Ma davvero queste “mostri” sono degli strumenti progettati per migliorare la qualità della vita a bordo o per risolvere i problemi di un traffico sempre più congestionato? Assolutamente no. Sono soltanto il miglior modo che qualche “hi-tech company” come Google ha per estremizzare l’utilizzo dei propri software. Come dire che dopo aver stravolto il nostro tempo con smartphone sempre più intelligenti, ma anche ormai troppo invadenti e app in grado di fare tutto e anche di più, Google e i suoi “fratelli” hanno messo gli occhi sull’automobile, per stravolgerla e assoggettarla alle proprie strategie con l’unico obiettivo di aumentare utili, non certo per il bene di noi automobilisti e con la complicità, in parte della Case automobilistiche che pur di stare al passo coi tempi sono pronte ad asservirsi a sistemi i più invasivi possibili. D’accordo la connettività a bordo, ma c’è un limite a tutto, la regola però non sembra valere per Google e soci…
(Corrado Canali)
 

29 Maggio 2014
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