Ucraina arriva l ultimatum ma i filorussi vanno avanti

Sempre più fuori  controllo la situazione nell’est Ucraina. Donetsk, dove secondo i ribelli lunedì si sarebbero contati 100 morti, è circondata dalle forze di Kiev. E, ieri, è arrivato un nuovo ultimatum alle forze filorusse: «Arrendersi o morire». Lo conferma alla “Ria Novosti” Vladislav Seleznyov, portavoce del comando che coordina l’operazione «antiterrorismo»  del governo.
“Fino alla vittoria”Ma se l’ultimatum avrebbe dovuto spaventare i ribelli, l’obiettivo non è stato raggiunto. Le autorità di Donetsk  non indietreggiano: «Non combatteremo fino alla fine, ma fino alla vittoria» ha risposto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare, Denis Pushilin.  Concetto ribadito, anche dal premier Alexander Borodai.
 Il coprifuoco a Donetsk Nel frattempo, le autorità della Repubblica popolare di Donetsk confermano che è in vigore il coprifuoco dalle 20 alle 6 del mattino. Caccia militari sorvolano la città e raffiche di mitragliatrici risuonano nella sede dell’Sbu, i servizi segreti ucraini, occupata dai ribelli. Obama, parlando all’accademia di West Point, ha detto che «Questa non è una nuova guerra fredda», sottolineando che la linea degli Usa sulla crisi ucraina è  di «agire insieme agli alleati e alla comunità internazionale». Secondo quanto dichiarato dal consigliere agli Affari esteri del presidente Vladimir Putin, Yuri Ushakov, l’azione dell’esercito nell’est dell’Ucraina sta «spingendo la situazione a un punto morto, rendendo più difficile organizzare un dialogo». Intanto il team Ocse di cui si erano perse le tracce è stato rilasciato. Tra loro c’è anche una donna italiana.
(metro)