Cruise un antieroe che combatte la morte
Cinema. Dentro un’armatura da 60 chili, combattendo sempre la stessa battaglia. Morendo e rivivendo in una prigione temporale, in un futuro prossimo, dopo l’attacco di una razza aliena imbattibile. Ha scelto questa storia apocalittica, tratta da “All You Need is Kill”, Tom Cruise per tornare al cinema. È “The Edge of Tomorrow” by Doug Liman, da domani in sala. Nei panni del tenente Cage, Cruise viene fatto fuori dopo pochi minuti di combattimento, ma, niente paura, perché la storia è altrove…
Come ci spiega lo stesso attore: «Sono un militare senza alcuna esperienza, ucciso in una missione suicida, che si ritrova gettato in un ciclo temporale che lo costringe a vivere lo stesso combattimento più e più volte. E a morire continuamente. Ma, a forza di ripetere, impara».
Ma perché tornare con questa storia? «Mi hanno incuriosito le circostanze imprevedibili in cui il mio antieroe si trova e alle quali reagisce. È un vigliacco che farebbe di tutto pur di tirarsi fuori dalla lotta. E invece deve rivivere questa sanguinosa battaglia, ogni volta che si risveglia ricomincia il suo peggior incubo. La struttura della storia e il modo in cui è architettato il loop temporale, coinvolgono il pubblico. Anche se rivive lo stesso giorno più e più volte, non è mai lo stesso, perché il suo comportamento cambia».
E nessuna paura per l’armatura? «Mi ero preparato fisicamente. Ho solo chiesto che potesse essere tetra ma con un che di eroico».
(Silvia Di Paola)
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