6:05 am, 27 Maggio 14 calendario

Separazioni l infedelt non giustifica l addebito

Di: Redazione Metronews
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Famiglia – Se le voci che si rincorrono verranno definitivamente confermate, potremmo assistere nei prossimi mesi all’ennesima bagarre giudiziaria per una separazione milionaria, quella fra il portiere della nazionale Pierluigi Buffon e la modella ceca Alena Seredova. «Se poi venisse anche confermata la frequentazione extra coniugale di Buffon potrebbe profilarsi, per il portiere della nazionale, il fondato rischio di finire nei guai», spiega l’avvocato Lorenzo Puglisi, Presidente dell’associazione FamilyLegal.
Secondo l’ordinamento italiano, infatti, nell’ambito di una causa giudiziale, il giudice, su richiesta di una delle parti, può addebitare la separazione al coniuge che ha violato l’istituto del matrimonio. Ma il trend, spiega Puglisi, da qualche tempo è decisamente cambiato: «Negli ultimi anni abbiamo assistito a una netta inversione di tendenza da parte dei giudici, che, sempre più spesso ritengono che il tradimento non sia neppure sufficiente a suffragare una richiesta di questo tipo.   
Si stima una diminuzione del 30% a livello nazionale, nonostante le richieste in sede di giudiziale restino alte e l’infedeltà resti saldamente al primo posto nella classifica delle cause di richiesta di addebito». La congiuntura economica  ha fortemente inciso sulla capienza di reddito degli ex coniugi: «Senza addebito la causa dura meno e le spese legali si abbattono. Inoltre – aggiunge Puglisi -i giudici tendono a non esagerare più come un tempo nel calcolo dell’assegno mensile. Rispetto al 2005 gli importi che vengono disposti hanno subito un calo tra il 30 e il 40%». In netto aumento gli assegni da 100 euro mensili soprattutto per chi è in cassa integrazione o ha uno stipendio che non supera i 1.000 euro mensili.  La realtà è ben fotografata dai dati. Crescono gli ex coniugi che non riescono a far fronte all’assegno di mantenimento: +18 per cento, nei primi mesi del 2014, del ricorso, soprattutto da parte di padri separati e divorziati ai servizi socio-assistenziali del territorio fra centri di distribuzione di beni primari, mense ed empori/magazzini solidali (dati Caritas).
(metro)

27 Maggio 2014
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