IL MILAN A PIPPO E SI PENSA A SACCHI
Calcio «Inzaghi allenatore del Milan? Ha un entusiasmo straordinario, una grande voglia di fare e ha già maturato esperienza nel settore giovanile. Ha tutte le caratteristiche per farlo, se diventerà allenatore del Milan, buona fortuna». La benedizione arriva da Carlo Ancelotti (ieri ha ritirato il premio Bearzot). La novità era emersa dopo il vertice di ieri notte ad Arcore al quale oltre al presidente Berlusconi e all’ad Galliani, avrebbe partecipato lo stesso Inzaghi. In realtà la decisione era stata presa il 19 di marzo come ci ha rivelato una fonte vicina al Milan. Insomma è lui l’erede di Clarence Seedorf, l’ormai ex allenatore, arrivato a gennaio per sostituire Allegri. E si pensa anche a Sacchi come supervisore. L’olandese aveva firmato fino al giugno del 2016, se ne va dopo pochi mesi per far spazio all’ex tecnico degli Allievi e della Primavera rossonera. Ma si porta con se una dote non indifferente, il contratto firmato, in soldoni si dovrebbe trattatre di una somma di 10 milioni di euro. L’olandese quando verrà ufficializzato l’esonero, pretenderà che il Milan onori l’impegno nei prossimi due anni. La decisione l’avrebbe presa, come sempre il capo supremo Silvio Berlusconi. Seedorf fu voluto fortissimamente dal n°1 rossonero poi è stato ripudiato per manifesta ribellione ai suoi dettami tattici. Il primo strappo contro il Napoli. Forse però da Seedorf si aspettavano anche giochi di prestigio in grado di trasformare giocatori non da Milan in assi.
(C.Cr.)
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