6:03 am, 23 Maggio 14 calendario

Ken il rosso sfida la chiesa

Di: Redazione Metronews
condividi

Ken il combattente. Ken il Rosso. Anni 77, 12ª volta al festival di Cannes, 9 premi vinti, 1 Palma d’Oro nel 2006 con “Il vento che accarezza l’erba” e un amore ancora intatto per la pellicola e non per il digitale, «Perchè è un modo molto più umano di lavorare». Ieri il grande Ken Loach ha portato in concorso “Jimmy’s Hall”, dramma (ma dai registri variegati) in costume scritto col fedele Paul Laverty che si consuma nell’Irlanda del 1932. Un salto all’epoca della Guerra Civile per raccontare la vita e le lotte del protagonista Jimmy Gralton.
Mr. Loach, chi era Gralton?
Un contadino che si oppose al monopolio della cultura cattolica in un momento in cui la Chiesa aveva mezzi e potere  illimitato. Un uomo che non smise mai di credere nella democrazia e nell’uguaglianza sociale. Un uomo solo contro i poteri forti. La sua storia è bellissima perché è una storia di speranza, che risale a 80 anni fa, ma non ha tempo.
Da dove è partito?
Dai documenti e dalle testimonianze dei suoi nipoti. Storicamente è stato l’unico irlandese bandito dal proprio paese come  “immigrato illegale”, senza processo. Tornò a vivere a New York senza mai poter rientrare in patria.
Anche a lei  questo film ha dato nuova speranza?
Sì, e nuove energie, infatti penso che non mollerò e farò un altro film. Avevo detto che questo sarebbe stato l’ultimo in un momento di forte pressione, quando non avevamo girato ancora nulla e tutto sembrava arduo. Ora penso invece che potrei ricominciare.
Silvia di Paola

23 Maggio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo