Via al processo ai No Tav Minacce in aula ai pm

Minacce contro i pm hanno messo i sigilli alla prima udienza del processo che vede alla sbarra quattro attivisti No Tav accusati di “attentato con finalità terroristiche” per un assalto al cantiere avvenuto il 13 maggio dell’anno scorso. Ieri al termine dell’udienza, mentre alcuni esponenti No Tav salutavano a gran voce i quattro imputati, un anarchico ha lanciato all’indirizzo del pm Antonio Rinaudo un volantino dal titolo “Radio Rinaudo è stata interrotta”. Il volantino faceva riferimento ad alcune microspie trovate all’interno dell’ Asilo Okkupato. Gli anarchici hanno inveito contro i pm: «Sorveglia altri. Rinaudo sorveglia tua figlia», ha detto uno di loro. Fino a quel momento l’udienza si era svolta senza intemperanze, anche per la decisione del presidente della Corte d’Assise, Pietro Capello, di concedere agli imputati di condividere la stessa cella: i 4 in carcere sono in isolamento e non si vedevano dal 9 dicembre, giorno dell’arresto. La presidenza del Consiglio ha chiesto di costituirsi parte civile. Prossima udienza il 6 giugno. Rebecca Anversa