Roma Folk Fest al via domani

Roma. Domani dalle 18,30 al Lanificio II edizione del Roma Folk Fest. Fra gli ospiti dell’evento ci sarà anche il duo Ilaria Graziano/Francesco Forni (nella foto), protagonisti fra i più interessanti della nuova canzone italiana (ospite del loro set il trombettista Roy Paci).
Come è nata la vostra collaborazione?Ci siamo conosciuti più di quindici anni fa in un piccolo locale al centro di Napoli, la nostra città natale. Francesco fu invitato da uno dei musicisti con cui suonavo ad una nostra serata. Facemmo qualche pezzo insieme e da allora divenne un appuntamento fisso anche perché se c’è connessione e unione di intenti non si può fare altro che continuare a suonare insieme. Negli anni, oltre che a collaborare nei progetti reciproci di diverso genere ci siamo ritrovati sempre più spesso a suonare in duo, questa formazione si è consolidata nel tempo fino a portarci alla realizzazione di questo progetto che ad oggi ha due dischi all’attivo.
Quali sono i vostri principali riferimenti musicali?Insieme siamo una piccola enciclopedia musicale, ma forse in questo momento la musica che nasce dalla polvere e dal fango e che si diffonde attraverso lande antiche e desolate è salita in superficie e ci si è appiccicata addosso più di tutte.
Cosa significa per voi oggi fare musica, canzoni?Significa tenersi stretti la propria libertà e rispettare la propria natura, la musica per noi è amore viscerale e gratitudine condivisa che trasforma il sacrificio in privilegio, fare musica significa per noi  riuscire a fare nella vita ciò che amiamo e questo dovrebbe essere un diritto di tutti ma è anche un dovere verso se stessi cercare di fare tutto il possibile affinchè questo avvenga.
Qual è la vostra opinione sulla scena musicale italiana contemporanea? Bypassando quella che ci propinano la maggior parte dei media , c’è una realtà piena di cose interessanti che possono essere scoperte attraverso ricerche e canali  alternativi , passaparola e curiosità da parte di chi ha voglia di essere toccato dalla musica.
Quale genere oggi interpreta meglio il mondo in cui viviamo?Esistono generi musicali che si rivolgono a quel mondo che vuole tornare alle origini, che vuole ripristinare i valori umani elaborando l’unione tra passato e presente .Probabilmente questo percorso ha portato al ritorno di quello che si puo chiamare folk.  Per intenderci una scrittura che parte da un’esigenza, da un testo ispirato, sviluppato in un segnale privo di orpelli, ma che parli all’emotivo.
Come ha avuto origine la collaborazione con Roy Paci?Con Roy ci siamo conosciuti grazie al progetto del “Collettivo dal Pane”.  Roy una sera ci ha proposto di issare le vele del nostro sound con un quartetto di ottoni dal soffio vellutato arrangiando alcuni brani contenuti nei nostri due dischi. Il vento della “Roy Paci & Velvet brass” porta con se pura magia.
 
(Stefano Milioni)