Cronenberg tra incesti e droga

La realtà è una fiction animata da morte e incesto, droga e follia e vive solo sull’ossessione dell’apparire. Parola di David Cronenberg che ieri ha presentato a Cannes in concorso “Maps to the star”, ritratto di una Hollywood orribilmente tragica. Stellare il cast: da John Cusak a Mia Wasikowska, da Robert Pattinson a Julienne Moore. «È la Hollywood-famiglia, incestuosa come quella che racconto, ma questa volta la crudeltà che racconto è psicologica,innata nell’animo umano e stimolata dall’ambizione», spiega Cronenberg, «Ma io non odio Hollywood e non è il mio soggetto. Parlo del terrore di non essere visti, di scomparire».
E aggiunge Julienne Moore: «Si tratta del terrore di cessare di esistere se si viene dimenticati, di diventare dei morti viventi». Non si sentiva per nulla zombie, Robert Pattinson nel far sesso in auto con la Moore, dopo averlo fatto con Juliette Binoche nel precedente film di Cronenberg: «È stato persino meglio e divertente, appena un po’ sudaticcio”.
Silvia di Paola
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