Taxi contro Uber sciopero bianco
Anziani, donne incinte e disabili. Sono gli unici che ieri hanno potuto prendere un taxi (e probabilmente sarà così anche oggi) a Linate o alla Centrale.
Gli altri clienti sono rimasti a piedi a causa dell’“agitazione spontanea” (vietato parlare di sciopero) dei tassisti contro Uber, il servizio di noleggio con conducente che permette di chiamare un’auto con una app per smartphone. Una protesta esplosa sabato quando 350 conducenti di auto bianche avevano contestato l’ad di Uber, Benedetta Arese Lucini, al Wired Next Fest con lanci di oggetti e petardi.
In serata il ministro dei Trasporti Lupi ha convocato per mercoledì i sindacati dei tassisti. Poi incontrerà il prefetto e quindi l’assessore alla Mobilità del Comune Maran. E proprio Maran aveva invocato l’intervento di Lupi nel documento con il quale aveva tentato (inutilmente) una mediazione con i conducenti.
A fianco dei tassisti si è schierato De Corato, per il quale: “La posizione del Comune è schizofrenica: da una parte denuncia le irregolarità di Uber, e dall’altra, cerca disperatamente un modo per far diventare la app un intermediario dei servizi di Ncc e Car-pooling”.
Metro
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