12:05 am, 19 Maggio 14 calendario

Ecco come i giovani vorrebbero l Europa

Di: Redazione Metronews
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Roma. Sempre più spesso la comunicazione politica si rivolge a loro. Ma non altrettanto spesso ci si interroga su cosa vogliano. Sono i giovani. E in tal senso, la campagna per le elezioni europee non fa eccezione. Può essere utile, invece, saperne di più. Per i giovani, dunque, che cosa dovrebbe essere l’Ue? Da un’indagine condotta in una classe di Giornalismo della laurea triennale in Comunicazione alla Sapienza, emergono elementi di grande interesse, a partire dal rapporto con le Istituzioni europee. Da una parte, predomina l’idea di Europa come sostegno. Infatti, complice la crisi economica, dall’Ue si vorrebbe innanzitutto aiuto, nel segno dell’equità. D’altro canto, c’è chi invece preferirebbe un più equilibrato rapporto alla pari, in un’ottica di collaborazione sia con Bruxelles che con i Paesi economicamente più forti. Non mancano, infine, quelli che nell’Europa vedono una grande opportunità, capace di garantire sicurezza e progresso. Un altro aspetto significativo riguarda l’essenza dell’Ue e si esplicita in una richiesta di trasparenza, coerenza, chiarezza e di un più compiuto pluralismo, che riduca le distanze tra istituzioni e cittadini. Ma, soprattutto, emerge il desiderio di una vera comunità dotata di coesione: in altre parole, di un’unione che sia realmente tale.
La priorità è il lavoro
Definita l’Europa che i giovani vorrebbero, l’indagine condotta si è poi concentrata sui temi che, a loro avviso, dovrebbero occupare il centro della scena in questa campagna per le elezioni europee. A grande sorpresa, si scopre che ai giovani non sembra necessario aprire un dibattito sull’euro. Pare quasi che la moneta unica sia diventata un dato di fatto, di cui non c’è bisogno di discutere. Tutt’altro, invece, quando si tratta di lavoro, economia e immigrazione, temi ai quali riservano grande attenzione e su cui, in un periodo di crisi e di sbarchi, è stata impostata la campagna elettorale dei partiti, non solo italiani. Altrettanto forte la voglia di sentir parlare di integrazione in Europa, che conferma il desiderio di coesione per rendere davvero i 28 Paesi un’unica realtà.
 
(Michele De Iuliis e Carlo Valentino/Università La Sapienza Roma)
(Ha collaborato Massimo Persotti)

19 Maggio 2014
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