6:05 am, 13 Maggio 14 calendario

Quoziente alla francese Maxi risparmi

Di: Redazione Metronews
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 famiglia -Le famiglie italiane potrebbero risparmiare fino a 14.500 euro l’anno se il nostro fisco adottasse il “quoziente alla francese”, ovvero un sistema che modula l’applicazione dell’imposta sul reddito tenendo conto dei carichi familiari. È quanto emerge da calcoli effettuati dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre che parla di un «vero e proprio choc fiscale», in senso positivo, che si andrebbe ad aggiungere agli 80 euro che  una parte dei lavoratori dipendenti riceveranno in busta paga.
I vantaggi
In termini economici – spiega la Cgia – una famiglia mono reddito di 4 persone con un imponibile Irpef di 24.000 euro (pari ad una retribuzione mensile netta di 1.758 euro) risparmierebbe oltre 1.900 euro all’anno. Quella bireddito (con due stipendi da 1.000 euro netti ciascuno) nulla. Anzi, grazie agli sgravi Letta e Renzi beneficia già oggi di un credito di imposta di 852 euro.I benefici sarebbero crescenti a seconda del reddito: 6.277 euro l’anno con un imponibile Irpef di 35.000 euro, 10.686 euro con un imponibile di 48.000 euro, fino a 14.551 euro di alleggerimento del carico fiscale per famiglie monoreddito di 60 mila euro. Infatti, in quest’ultimo caso, al momento la tassazione in Francia è di 3.510 euro contro i 18.061 euro pagati in Italia.
Le difficoltà
Certo, ammette la Cgia, «l’applicazione del quoziente famigliare alla francese comporterebbe per le casse dello Stato un costo pesantissimo», stimato in «almeno una ventina di miliardi di euro». Ma a parità di componenti, lo sgravio andrebbe in particolar modo ai nuclei mono reddito che attualmente sono i più penalizzati dal nostro fisco. Infatti, se in Italia a parità di reddito e di numero dei familiari a carico la tassazione penalizza le famiglie mono reddito, in Francia il risparmio è proporzionale ai carichi familiari.«Nonostante i risparmi fiscali erogati in questi ultimi decenni – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia- il peso delle imposte sui redditi delle famiglie italiane è ancora troppo elevato. Soprattutto per quelle mono reddito che costituiscono quasi la metà dei nuclei familiari italiani. Una tipologia, quest’ultima, concentrata prevalentemente al Sud e tra le più colpite dalla crisi economica di questi ultimi anni».
(metro)

13 Maggio 2014
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