12:03 am, 12 Maggio 14 calendario

La Metro Story del luned di Claudio Proietti

Di: Redazione Metronews
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Scendi le scale di una fermata della metropolitana, timbri il biglietto e vai all’ultimo sedile dell’ultima panchina! Ti aspetta lì, in bella vista: Metro. Ogni fermata ha la sua storia…  Si conobbero al camposanto. Avevano frequentato lo stesso uomo, ma lo seppero solo lì. Cominciarono a ridere come pazze mentre i parenti del defunto si abbracciavano commossi. Erano due vecchiette perfide. Presero l’abitudine di infilarsi nel metrò per scambiarsi frasi ad alta voce del tipo: «Vai ancora a letto col fidanzato di tua nipote?», oppure: «Devo smetterla di farmi le canne anche la mattina!». Ogni tanto si sedevano una di fronte all’altra e rimanevano in silenzio. All’improvviso una urlava: «Sono incinta! Miracolo!» «Di chi?» «Di uno di quei cinque senegalesi, sicuro!». Si facevano compagnia tutto il giorno e buona parte della notte con telefonate assurde: «Facciamoci una quarta!», «Castriamo il portiere del palazzo!», «Seviziamo la badante di mio fratello!». Erano tremende! Inarrestabili. Fecero viaggi, conobbero persone, impararono lingue… Anche quelle morte. Se la godettero, insomma. Quando Pina tirò le cuoia, Lina non pianse. Si tolse la dentiera, la lanciò nella bara e scese le scale della metropolitana. «Mi scusi signora, tempo fa abbiamo preso il metrò assieme, lei era con un’amica. Ma davvero è incinta di un senegalese?». «Ma no, caro ragazzo». «Ah ecco, volevo ben dire». «Pina fa la escort, vai a capire chi è il padre di quel figlio di…». A lunedì!
(CLAUDIO PROIETTI, scittore e regista)
(Illustrazione di VERONICA FRIZZO/Scuola Romana dei Fumetti)

12 Maggio 2014
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