8:04 pm, 12 Maggio 14 calendario

In Nigeria pronti al blitz per liberare le liceali

Di: Redazione Metronews
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Nigeria. Il gruppo estremista Boko Haram ha diffuso un nuovo video in cui mostra una parte delle oltre 270 liceali rapite lo scorso 14 aprile da una scuola nel nord della Nigeria. Nel filmato il leader islamista Abubakar Shekau, dopo aver affermato che le studentesse si sono convertite all’Islam, ha offerto lo scambio di quelle non convertite con alcuni membri di Boko Haram detenuti nelle carceri nigeriane. Il governo ha respinto la proposta. Le immagini mostrano un centinaio di ragazze vestite con il hijab e tuniche lunghe che recitano il Corano in una zona rurale. Tre di loro vengono intervistate: due dichiarano di essersi convertite dal cristianesimo all’islamismo, mentre una terza afferma che era già musulmana. Tutte appaiono calme e sostengono di non essere state maltrattate.
“Sono sottomesse”
Lo stesso Shekau, che non appare mai insieme alle studentesse, afferma che le ragazze «in verità le abbiamo liberate, sono diventate musulmane». Il leader di Boko Haram minaccia poi che «non verranno mai rilasciate fino a quando non rilascerete i nostri fratelli incarcerati. Mi riferisco – precisa – a quelle ragazze che non sono state sottomesse». Intanto, mentre prosegue la pressione della mobilitazione internazionale “Bring back our girls” e la Francia sta organizzando per sabato un vertice dei Paesi confinanti con la Nigeria, il gruppo di ragazze sarebbe stato avvistato nello Stato del Borno. Il governatore locale ha detto di «aver trasmesso ai militari informazioni ricevute da testimoni», secondo i quali i rapitori non avrebbero oltrepassato il confine con il Ciad o il Camerun. Si lavora dunque ad un blitz coordinato dagli esperti di antiterrorismo già inviati da Stati Uniti e Gran Bretagna. Si prefigura un intervento «veloce, preciso e improntato alla cautela perchè sono coinvolte molte vite umane». Tra gli strumenti impiegati anche droni e sensori remoti.
L’Europa chiede liberazione immediata
Il rilascio «immediato e senza condizioni» delle studentesse rapite. Lo chiede l’Unione europea ai miliziani di Boko Haram. I ministri degli Esteri della Ue nelle conclusioni adottate dal Consiglio di ieri chiedono che «i responsabili vengano consegnati alla giustizia». La Ue e i suoi Stati membri «offrono il loro sostegno alla Nigeria per la soluzione di questo spregevole crimine e per gli sforzi per proteggere i propri cittadini e sconfiggere il terrorismo». A tal fine è stato previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro destinato al governo nigeriano. La Ue «si adopererà per porre fine alla cultura dell’impunità nell’uso della violenza sessuale come uno strumento ed effetto collaterale dei conflitti nel mondo». Inoltre l’Ue «sostiene l’azione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». Il tema delle ragazze rapite è stato inserito nell’ordine del giorno del Consiglio su richiesta italiana.
 
(Metro)

12 Maggio 2014
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