Torino Savona Vertici nei guai

Ristrutturazioni e arredamento di lusso gratis in ville e appartamenti in cambio di appalti per un valore di circa un milione e mezzo di euro. A scoprire il giro di “regalie” che coinvolgeva alcuni dirigenti e funzionari dell’autostrada Torino-Savona, sono stati i militari della gdf di Cuneo. In carcere è finito il direttore generale dell’autostrada, Massimo Capponi, 58 anni. Sono finiti invece agli arresti domiciliari Paolo Lantieri, 64 anni, capo ufficio espropri de La Verderame, società concessionaria della tratta autostradale, e Ivan Migliardi, 46 enne a capo dell’ufficio Manutenzione, già raggiunto lo scorso autunno da un’ordinanza di custodia cautelare.
Sono tutti accusati di concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Per Capponi e Migliardi è stata anche formulata l’accusa di peculato per l’impiego improprio e privato di dipendenti e mezzi della Torino-Savona, i quali seguivano per conto dei due le pratiche di ristrutturazione degli alloggi. Le indagini che avevano portato all’arresto di Migliardi, sono proseguite con l’analisi di fatture e documenti e l’ascolto di circa 50 tra artigiani, imprenditori, fornitori e dipendenti che avevano avuto a che fare con la società Verdemare, obbligati ad «essere gentili» per evitare di perdere gli appalti.
(Rebecca Anversa)