Per Cremonini un cd Logico

«È come un invito a venire a casa mia. Qualcosa da ascoltare e scoprire con calma». Così Cesare Cremonini descrive il suo nuovo album, “Logico”, lavoro eclettico e variegato, forse il migliore della sua carriera.
Perché proprio “Logico”?
Lo diceva mio papà medico ai suoi pazienti, ce l’ho in testa da sempre. Riassume bene lo spirito del disco, che è più riflessivo e coi piedi per terra. Ma senza perdere la spontaneità del sentimento.
Un Cremonini più maturo?
Già ai tempi dei Lùnapop sono dovuto crescere in fretta. Oggi, a 34 anni, mi metto a nudo e indago su me stesso, ma senza sputare sentenze. Dalla prima all’ultima canzone ci sono più domande che risposte.
Il suono è molto vario…
Ho messo di tutto. Dai vecchi amori a ciò che sento intorno a me, anche elettronica e dance. Ho lavorato per sottrazione, in libertà. È giusto dare sempre qualcosa di nuovo.
A quando il tour?
A ottobre. Sarà il più importante della mia carriera, ho faticato tanto per guadagnarmi credibilità.
Come vede l’Italia?
Come tutti. Soffro per i drammi e sono felice per le cose belle. Sono un privilegiato a vivere di musica, ma non sto su un piedistallo. Ho fiducia nella mia generazione, nel talento dei 30enni italiani.
Da amante del calcio, come giudica i fatti di sabato per la Coppa Italia?
Umilianti. Ma la vera Napoli non è quella delle curve. Sono episodi che capitano troppo spesso, però la soluzione è semplice. Si facciano le leggi e, soprattutto, le si facciano rispettare.
Diego Perugini