12:05 am, 28 Aprile 14 calendario

L incubo di Gerrard Steven l ha fatta grossa

Di: Redazione Metronews
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Ci sono templi calcistici che non andrebbero mai violati. La testa alta, la palla che scivola lontana dal piede destro, il terreno che si fa improvvisamente molle sotto i tacchetti. È questo l’incubo che, per molte notti, tornerà a tormentare Steven Gerrard. Sì perché proprio il capitano, l’uomo simbolo dei Reds che aveva dichiarato di voler essere addirittura seppellito ad Anfield, ieri l’ha combinata grossa. Con il Liverpool impegnato nello scontro scudetto contro il mai difensivista Chelsea di Mourinho, il centrocampista ha sbagliato un controllo sulla trequarti difensiva lanciando così il contropiede letale di Demba Ba. Un errore maldestro che non ha solo regalato la partita ai Blues (finale 0-2 con raddoppio di Willian), ma che mette a rischio le chances del Liverpool di tornare a vincere la Premier dopo 24 anni. per un vero e proprio psicodramma collettivo.
L’inno  sbagliatoSul circuito di Termas de Rio Hondo, invece, Romano Fenati si aggiudica il GP di Moto 3. Così, come da copione, ecco che sul podio argentino risuonano le note de “La Marsigliese”. Tutto molto bello e toccante, se non fosse per un piccolo, insignificante dettaglio. Quale? Romano è nato ad Ascoli Piceno, non in Francia. Sabato il Napoli di Benitez ha incontrato l’Inter di Mazzarri. Uno scontro ad alta tensione che Carlo Alvino ha provato a esorcizzare ironizzando prima su Palacio («Non ha neanche il piano terra»), poi su Icardi: «Mauro ha altro per la testa – sorride alludendo alla tormentata (e tormentosa per noi) love story con Wanda Nara – ha imparato l’alfabeto: prima la Aaaa, poi la Eeee…». Mentre il Verona affonda un Catania con una difesa più brutta dell’ultimo spot con Simona Ventura, a Quelli che il Calcio la bellezza viene trattata con i guanti bianchi. E non solo per gli splendidi mocassini a pelle indossati da Nicola Savino. Paola Minaccioni, inviata alla mostra romana sulla Khalo, commenta la propensione dell’artista per l’autoritratto: «Frida – esordisce l’attrice – è stata l’inventrice del selfie». Bene così. Si fa per dire.

28 Aprile 2014
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