Chiesa sfrattata Arriva il sushi bar

Un sushi bar alla moda al posto della chiesa ortodossa di corso Inghilterra.  E quella di Pasqua è stata proprio l’ultima messa nella chiesa Metropolita Ortodossa, costruita dalle suore della Consolata a inizio Novecentoe nel 2004  venduta a una società immobiliare. A lanciare l’allarme è padre Paolo Giordana, parroco dal 2010. «Mi auguro – dice – si trovi una soluzione per salvare un pezzo di storia torinese». La società proprietaria dell’immobile, infatti, avrebbe deciso di vendere l’edificio a una catena di sushi. «Al di là del nostro specifico interesse, quello di avere un luogo di culto, da torinese mi preme anche che una testimonianza della storia della città non vada persa», aggiunge padre Giordana.
Nel 2010 la chiesa Metropolita Ortodossa d’Europa ha salvato l’edificio  dall’abbandono. «L’immobile è stato venduto dai proprietari e ora c’è un hotel residence» racconta padre Paolo, che ricorda: «Noi l’abbiamo ripulita a nostre spese e riconsacrata. Ora, però, il contratto di comodato d’uso gratuito è scaduto e la proprietà sembra avere altre intenzioni per questo luogo di culto». La legge prevede che le chiese consacrate non possano essere distratte dal culto, ma secondo l’articolo 831 del codice civile, ciò riguarda solo la Chiesa cattolico-romana.
(Rebecca Anversa)