8:17 pm, 9 Aprile 14 calendario

Alla Commissione Ue piace il Def di Renzi

Di: Redazione Metronews
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Roma. Renzi incassa una buona accoglienza del Documento di Economia e Finanza da parte della Commissione Ue, che però attende di vedere le carte. Così il premier festeggia “#allafacciadeigufi” ed esclude «nel modo più categorico la necessità di una manovra correttiva: perchè nel Def nelle previsioni siamo stati molto prudenti e rigorosi. Anche le previsioni degli 80 euro in più in busta paga sono state viste con propensione al consumo molto basso, mentre io sono certo che non li metti al risparmio ma li metti in circolo nell’economia».
Campagna sul web: “E tu cosa taglieresti?”
E Renzi annuncia il lancio di una campagna on line dal titolo: “E tu cosa taglieresti?”. I cittadini «potranno segnalare al governo sprechi, enti inutili, privilegi odiosi e pasticci amministrativi». E se Confindustria saluta il Def come «salutare accelerazione riformatrice» (pur criticando il «passo troppo timido» sulla riduzione dell’Irap), la Cgia di Mestre stima che nel Def la pressione fiscale sia destinata ad aumentare nel 2014 di 0,2 punti percentuali, ma «per le famiglie e le imprese non dovrebbe verificarsi nessun aumento del carico fiscale». La Cgil si dice tranquilla «perchè c’è attenzione alle nostre rivendicazioni», ma chiede interventi per l’occupazione. Chi non ci sta sono le banche, che pensano ad un ricorso. Per il dg dell’Abi, Giovanni Sabatini, il raddoppio della tassazione sulla rivalutazione delle quote Bankitalia è un «pessimo segnale per gli investitori» perchè «mostra un fisco ondivago» ed è illogico: «Un miliardo di liquidità sottratta alle banche è un miliardo di liquidità sottratta ai finanziamenti a imprese e famiglie».
“Promettono 80 euro ma ne tolgono 65”
«Renzie continua a raccontare la balla degli 80 euro al mese, in complicità con giornali e tv di regime». Così sul blog di Beppe Grillo un post firmato da Carla Ruocco, deputata del M5S. «Basterebbe andare a leggersi il testo della legge delega ora in discussione al Senato – prosegue il post – per scoprire che Renzie ha tolto, alle stesse categorie cui ha promesso gli 80 euro, le detrazioni per il coniuge a carico che valgono 700-800 euro all’anno, 65 al mese circa. La campagna del venditore di pentole di Firenze finanziata con il sangue delle famiglie italiane. Un voto di scambio a 15 euro».
 
(Metro)

9 Aprile 2014
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