Il bottino di Cortina dopo il blitz del 2009
Dal famoso blitz di capodanno 2011 a Cortina, “lo Stato ha incassato oltre 2 milioni di euro”. Lo ha riferito il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera. Marco Genova dell’Ascom rappresenta i commercianti della nota località turistica.All’epoca vi siete lamentati del blitz ma alla fine lo Stato ci ha guadagnato un bel gruzzolo.Tutto va commisurato all’entità del fenomeno. È stata un’operazione che ha coinvolto tutti gli operatori di un’intera comunità: sono arrivati 100 agenti in un paese di 3000 abitanti.Vuol dire che ovunque se si fanno controlli a tappeto qualcosa di trova?Io i dati non li ho visti, ma certo è stata un’operazione che a Cortina non ha giovato.Sono diminuiti i turisti?Quelli italiani sì.Quello sarà anche per la crisi.Sì, però se va nelle località di montagna oltre confine di italiani ne trova.Il punto però che lo Stato, grazie a quell’operazione ha incassato dei soldi che gli erano dovuti.La notizia è positiva, ma la domanda è se quello è il metodo migliore.Le retate? Il metodo migliore certo sarebbe che la gente pagasse le tasse dovute.Appunto, se in Italia avviene meno che in altri posti dipende anche dai metodi di imposizione fiscale che non aiutano, dalla burocrazia eccessiva. È un fatto culturale. Se per riuscire a far pagare le tasse ci vogliono tutti quei controlli vuol dire che il sistema non funziona. L’evasione quindi sarebbe colpa della burocrazia?Anche. Paola rizzi@paolarizzimanca
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