Speranze e dubbi sul super stadio

Per ora al suo posto c’è ancora l’ippodromo, ma sull’Area di Tor di Valle dove sorgerà lo stadio della Roma ispirato al Colosseo e firmato dall’architetto Dan Meis ieri si sono affollate mille voci. Il sindaco Marino è convinto che il progetto definitivo sarà approvato entro 90 giorni e ha chiarito che anche le infrastrutture (rete viaria, trasporti pubblici e illuminazione) saranno a carico di privati. Soddisfatto anche il consigliere capitolino e presidente della commissione Lavori Pubblici, Dario Nanni: «Abbiamo scongiurato la creazione di due milioni di metri cubi di case intorno allo stadio».
Per la prima volta un progetto presentato dall’amministrazione Marino ha incassato il benestare dell’opposizione, ma non sono mancate le osservazioni e i dubbi “da sinistra”. «Non siamo disposti ad accettare nessuno scempio del territorio come è avvenuto in passato. Vigileremo» ha dichiarato il capogruppo di Sel in Comune Gianluca Peciola. dallo stesso partito il deputato Filiberto Zaratti ha dichiarato: «Lo stadio sorgerà su un’area a rischio idrogeologico». La Cna di Roma ha contestato l’eventualità di costruire un centro commerciale a ridosso dell’opera, mentre Legambiente ha chiesto che il progetto sia discusso con i residenti (come previsto dalla legge).
(Metro)