Obama Ma Putin non sbagli ancora

«Se Putin continuerà a sbagliare e se i Paesi confinanti con la Russia continueranno a essere minacciati nella loro integrità ci saranno conseguenze gravi». È un “quasi” ultimatum quello lanciato ieri dal presidente Usa Barack Obama nella giornata conclusiva dei lavori al Summit sul nucleare dell’Aja. Obama ha parlato davanti a oltre 50 leader mondiali, spiegando che sono previste nuove sanzioni «settoriali» (rivolte cioè alle banche russe e ai conti correnti dei loro clienti) se il presidente Putin non avvierà una politica di «de-escalation» nei confronti della Crimea e di altri paesi confinanti con la Russia, definita dal capo della Casa Bianca una «potenza regionale».
Al discorso di Obama ha assistito anche il ministro degli esteri del Cremlino Lavrov, che ha ribadito come il suo paese intenda trovare una soluzione per restare nel G8. Per il momento Obama e gli altri paesi del consesso ristretto hanno confermato l’esclusione della Russia e l’annullamento del vertice a Sochi. I canali diplomatici restano però aperti, visto che le potenze mondiali auspicano la permanenza della Russia tra i grandi.
(Metro)
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