La Juve non si ferma pi il Napoli invece crolla
La Juventus non si ferma nemmeno a Catania. In una partita fatta di tanti calci e poco calcio (espulsi i due allenatori e Bergessio), decide il 16° gol in campionato di Tevez, che così risponde a Immobile in un derby tutto torinese per la classifica marcatori. Non una gran partita, insomma, ma la Juve ha trovato comunque il modo di aggiungere altri tre punti alla sua classifica avvicinando ancor più quota 100: con lo scudetto ormai assegnato, la tripla cifra diventa il solo motivo di interesse per le 9 gare che restano. Detto della Juve, la Roma ha messo praticamente in cassaforte il secondo posto: bravi i giallorossi a passeggiare a Verona fin da sabato sera, ancor più brava la Fiorentina a passare al San Paolo grazie a un gol di Joaquin nel finale (assist di Pasqual). La squadra di Benitez, in inferiorità numerica per oltre metà gara a causa del rosso a Ghoulam e nonostante un gran match giocato cercando comunque la vittoria, deve adesso quasi certamente dire addio alla piazza d’onore (-6 dalla Roma) e dedicarsi a salvaguardare la terza. Là dietro, appunto, è la Viola a spuntare dietro la curva nonostante Gomez (infortunato, ma pare nulla di grave) e Matri continuino a litigare con il gol : siccome però Montella ha dato cuore e gioco ai suoi, ecco che persino l’uscita dall’Europa League è stata metabolizzata. La Fiorentina ha sofferto, ma alla fine ha anche vinto: 7 punti di ritardo non sono pochi, ma nemmeno un’eternità e comunque almeno la lotta per la terza piazza pare poter regalare qualche emozione.Appena dietro, poche soddisfazioni per chi sognava in grande: l’Inter ha disfatto la (bella) rincorsa delle ultime settimane facendosi battere in casa dall’Atalanta, il Parma si è fatto bloccare in casa dal Genoa e la Lazio dal Milan, cosicché gli emiliani restano tranquilli in zona Europa League. Il Verona è stato invece travolto dalla Samp, ormai a un passo dalla salvezza. E se il Toro sorride per la conferma e l’esplosione di Immobile, il Bologna batte il Cagliari su rigore e incassa l’addio ufficiale di Gianni Morandi: «Quando la squadra si salverà, mi dimetterò dalla carica di presidente onorario. Non l’ho fatto prima perché nei momenti di difficoltà bisogna restare tutti uniti. I tifosi non hanno apprezzato le mie esternazioni nei loro confronti quando fischiarono “Caruso” e insultarono i fan del Napoli. Io rimango della mia idea».
(Domenico Latagliata)
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